Uffizi e Lucca Comics & Games insieme, per un progetto dedicato al mondo del fumetto, ovviamente. Ad annunciare la prossima partnership, il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, intervenuto durante la giornata di inaugurazione della manifestazione dedicata alla “letteratura disegnata”.
«Lucca Comics & Games è la più grande fiera italiana ed europea dedicata alla creatività: nel suo ambito non c’è soltanto il mondo dei comics, dal quale è nata, ma l’animazione, i giochi, i videogiochi, la cultura legata al fantastico e al fantascientifico. È dunque naturale che le Gallerie degli Uffizi vogliano confrontarsi e dialogare con una realtà tanto feconda, importante e popolare», ha spiegato Schmidt. «Sto pensando a mostre e progetti espositivi da realizzare insieme, Comics e Uffizi, ma anche incontri, e magari confronti tra storici dell’arte e maestri del fumetto, eventi, insomma un progetto culturale complessivo, sfaccettato, pluriennale, di ampio respiro», ha continuato il direttore degli Uffizi, che continua a puntare sull’ampliamento dei pubblici, per la verità già abbastanza ampli. Gli Uffizi, infatti, figurano regolarmente tra i siti culturali più visitati in Italia, con numeri da record, almeno fino a prima della pandemia.
Proprio per facilitare l’accesso al museo, entreranno in vigore, dal 1 novembre al 28 febbraio, delle speciali tariffe di bassa stagione: il biglietto di ingresso per gli Uffizi costerà 12 euro anziché 20, mentre per Palazzo Pitti 10 anziché 16.
Ma Schmidt non si trovava a Lucca solo per parlare della futura collaborazione con Comics & Games. In questa occasione, infatti, è stato presentato anche un nuovo acquisto per gli Uffizi: il ritratto giovanile di Bernardino Nocchi, artista nato proprio a Lucca, nel 1741, e morto nel 1812, a Roma, dove si era trasferitp nel 1769. Qui lavorò prevalentemente con la corte pontificia, realizzando, tra le altre cose, la grande pala d’altare con L’apoteosi dei santi Pudenziana, Novato e Timoteo (1803) nella chiesa di Santa Pudenziana a Roma.
«Alla galleria degli autoritratti degli Uffizi, si aggiunge un importante protagonista dell’arte toscana del settecento, attivo prevalentemente nella capitale come il suo concittadino e predecessore Pompeo Batoni. La sua vocazione neobarocca non gli impedì di diventare amicissimo e di Antonio Canova, che ne intuiva le grandi doti e che gli aveva fatto riprodurre in pittura alcune sue sculture. Con il suo autoritratto, Bernardino Nocchi porta agli Uffizi una testimonianza ulteriore di quella grande stagione artistica romana agli albori del neoclassicismo, in cui erano tuttavia ancora vivi gli ultimi fuochi della pittura secentesca», ha commentato Schmidt.
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