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Sembrava una normale missione di ricognizione in elicottero e tutto stava procedendo come previsto ma nello Utah – in qualunque angolo dello Utah – può succedere di tutto, da un momento all’altro. I biologi della Utah Division of Wildlife non potevano credere a ciò che stavano vedendo: impegnati a sorvolare la sconfinata distesa arida del Canyonlands National Park, per contare le pecore delle Montagne Rocciose, note anche come Bighorn, si sono ritrovati di fronte, o meglio, al di sopra di un grande monolite argentato, piazzato in uno dei canyon più remoti dell’area, distante chilometri e chilometri dalla prima strada carreggiabile.
Secondo il pilota dell’elicottero, il monolite, che sembra essere realizzato in acciaio o metallo, è alto tra i tre e i cinque metri. Il Dipartimento di Sicurezza, immediatamente informato della scoperta, ha subito diramato un comunicato per ricordare che è illegale posizionare qualunque tipo di struttura in un luogo pubblico senza i necessari permessi, sia che si tratti di un’opera d’arte che di un messaggio lasciato da qualche civiltà aliena.
Le autorità non hanno comunicato la posizione precisa, per evitare pellegrinaggi potenzialmente pericolosi, considerando le condizioni estreme della zona. Ma la notizia ha fatto immediatamente il giro del web e non ci è voluto molto tempo per scoprire la collocazione esatta: un utente di Reddit ha incrociato un po’ di informazioni, fatto qualche calcolo e quindi ha svelato le coordinate su Google Maps (strumento preziosissimo per la Land Art, come raccontavamo in questa guida). Dobbiamo ammettere che la linea d’ombra così netta proiettata dal monolite non può che provocare un effetto wow e, anche se in quel preciso punto non è disponibile la Street View in prima persona, alcuni spot nelle vicinanze permettono comunque di farsi un’idea ravvicinata del tipo di paesaggio di cui stiamo parlando: roccia rossa di ogni forma e dimensione a perdita d’occhio. Un paesaggio che – a noi animali metropolitani almeno – sembra poco meno che alieno. E infatti le prime supposizioni sono state indirizzate a un omaggio cinematografico a 2001: Odissea nello Spazio, con le dovute differenze cromatiche, visto che, in quel caso, come tutti ricordano, il monolite era nero.
Allusioni extraterrestri a parte, il monolite argentato dello Utah sembra ricordare le opere di John McCracken, artista scomparso l’8 aprile del 2011, tra i maestri della corrente americana del Minimalismo, sulla scia di Dan Flavin e Carl Andre, vicino al movimento Light and Space di James Turrell. Potrebbe trattarsi di una sua opera sconosciuta? La Galleria David Zwirner, che rappresenta il lavoro di McCracken, ha specificato che il monolite dello Utah non è una sua opera ma non ha escluso che potrebbe trattarsi dell’omaggio di un suo collega. Qualcun altro ha suggerito il nome di Petecia Le Fawnhawk, artista conosciuta per le sue opere oniriche e che proprio alle atmosfere visionarie del deserto ha dedicato una serie di fotografie, Modern Desert Magic. Ma a smentire l’ipotesi è stata la stessa Le Fawnhawk.
Quel che è certo, facendo una comparazione tra le immagini satellitari di Google Earth, è che il monolite è stato posizionato in quel luogo in una data compresa tra il 18 agosto 2015 e 21 ottobre 2016, giorno a partire dal quale è visibile l’oggetto, scoperto solo adesso e che, a questo punto, non sappiamo ancora se riconoscere come opera d’arte o altro. Che poi, se un albero cade in una foresta e nessuno lo sente, fa rumore?