Il Circo Massimo è la piĂš grande struttura per spettacoli costruita dallâuomo, sede antica dei giochi sin dagli albori della cittĂ , dimora contemporanea di concerti, giubilei, manifestazioni che nel tempo hanno gremito e affollato il suo vasto spazio. Come nelle cittĂ di tutto il mondo, al terminar dellâanno 2020, anche Roma non potrĂ accogliere come di consueto i suoi abitanti e i visitatori nelle piazze e nelle loro articolazioni, quei luoghi della condivisione e della socialitĂ che tanto abbiamo bisogno di tornare ad abitare.
Ma anche il silenzio che oggi regna indisturbato lo spazio urbano, grandi foreste di strade e architetture in cui vige uno sconosciuto riposo, può costituire unâoccasione di raccoglimento, forse di ritrovato ascolto, di unâantica ritualitĂ . Ed è proprio attraverso la ritualitĂ che lâartista Alfredo Pirri sceglie di costruire la sua installazione performante Fuoco â Cenere â Silenzio destinata allâarena del Circo Massimo in occasione del Capodanno di Roma 2021 curato da Francesca MacrĂŹ e Claudia Sorace. Sei torri in cemento con uno scheletro di metallo, di diverse misure e alte fino a otto metri, costituiscono una figura totemica irregolare, âpire sacrificaliâ â come Pirri le definisce â che sembrano unire simbolicamente terra e cielo. Un dialogo che prende forma grazie allâuso del primo elemento alchemico tra i fondamentali, sostanziale ad ogni trasformazione, che distrugge e crea, smembra e plasma, brucia e concepisce: il fuoco, eterno demiurgo, immancabile ospite di ogni ritualitĂ legata allâofferta, al sacrificio e al dono.
Ad avviare questo processo il 31 dicembre 2020, allâavvicinarsi della mezzanotte, è una coreografia di fuochi dâartificio che, intorno alle pire, batteranno il trascorrere del tempo con fiamme e colori. Provando a usare lâimmaginazione, il disegno che viene alla mente è quello di un cerchio con un punto nel centro, la simbologia anche dellâetere primordiale del calore. Levandosi verso il cielo, i fuochi dâartificio saranno seguiti dallâeruzione di sei sfere di luce bianca, lanciate da ogni torre e liberate nel cielo di Roma per viaggiare libere. Alla lancetta sulla mezzanotte, mentre tutta la cittĂ lancerĂ fuochi artificiali da diverse posizioni, lâinstallazione al Circo Massimo si trasformerĂ in un fuoco naturale, strepitante proprio dalle sei pire, consumando e bruciando tutto ciò che gli sarĂ offerto: materiale organico, tra cui legno e rami raccolti dalla potatura degli alberi della cittĂ , le attrezzature tecniche e i microfoni attraverso i quali il collettivo Polisonum â invitato da Pirri anche in questa occasione per una sperimentazione di drammaturgia sonora â realizzerĂ una composizione che ritrae lâardere vivo e aleatorio del fuoco. Le voci delle sue fiamme, i crepitii, gli scoppi, i respiri, i frastuoni, saranno note di un âpresto con fuocoâ, la dinamica in musica ereditata dalla tradizione classica.
Imprevedibile e metamorfico, il fuoco brucerĂ il materiale insieme a ciò che ognuno di noi, da vicino o lontano, vorrĂ portare in dono e lasciar andare, come in un potlatch, la cerimonia rituale diffusa tra le popolazioni native del Nord America e del Canada occidentale che bruciavano beni e oggetti nella logica di mantenere un benessere spirituale, unâeconomia del dono e ri-formulare la ricchezza sociale. In un processo di distruzione-rigenerazione, la festa del fuoco che Alfredo Pirri ha progettato arde rabbia e invoca gioia, celebra la morte e accoglie la vita, portandoci alle poche cose dei primi uomini, ai loro rituali magici, lasciandoci le tracce sonore di un fuoco dal potere catartico e la polvere per disegnare nuove soglie da oltrepassare.
Il capodanno di Roma è in streaming a questo link.
Alfredo Pirri, oggi alle ore 15.30 sarò anche lâospite di BASETALKS! parte di un ciclo di incontri online promossi di BASE Firenze, a cura di Lorenzo Bruni, in cui si indaga il rapporto tra discipline differenti a partire dalla riflessione sul suono. Lo streaming dellâincontro sarĂ visibile attraverso il canale FB di BASE e il canale Youtube.
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