La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Palermo ha sequestrato beni per oltre 470mila euro, in misura preventiva, a un commerciate di Palermo, accusato di truffa aggravata. Secondo gli inquirenti, l’uomo, titolare di una cartolibreria, avrebbe raggirato il Ministero della Cultura per incassare le erogazioni pubbliche stanziate per il cosiddetto “Bonus Cultura”, il contributo di 500 euro elargito ai neomaggiorenni per l’acquisto di libri, dischi, biglietti per spettacoli teatrali e altri servizi culturali.
«L’attività investigativa avrebbe fatto emergere come l’indagato, tra il gennaio 2017 e novembre 2021, attraverso artifizi contabili e false attestazioni fosse riuscito a ottenere illecitamente il rimborso del costo dei beni solo fittiziamente ceduti a fruitori del bonus per un ammontare pari a 470 mila euro», spiega la Guardia di Finanza, come riportato dalla stampa locale.
Dopo aver raccolto le testimonianze di diversi giovani risultanti beneficiari del Bonus, i militari hanno acquisito molti elementi che sono serviti a ricostruire il modus operandi. In sostanza, l’uomo, sostituendosi agli studenti mediante l’utilizzo delle loro credenziali online, avrebbe indotto in errore il Ministero dei Beni Culturali, oggi Ministero della Cultura, riscuotendo indebitamente le somme connesse al voucher erogato dallo Stato per finalità esclusivamente culturali. Sulla base delle risultanze investigative, il giudice ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza finalizzato ad assicurare i beni di cui l’indagato ha la disponibilità per un ammontare di 470 mila euro, pari al valore corrispondente al profitto del reato.
«L’ennesimo caso di cronaca conferma ancora una volta che il Bonus Cultura 18app è una misura che non ha funzionato», ha dichiarato il Ministro Gennaro Sangiuliano, che ha sempre criticato aspramente la misura voluta dal suo predecessore, Dario Franceschini, al punto da far temere una cancellazione del Bonus (ne scrivevamo anche qui). «Per questo motivo, sarà superato dall’introduzione della Carta Cultura Giovani e della Carta del Merito, a partire dal prossimo anno. La prima sarà riservata ai 18enni provenienti da famiglie con redditi non elevati. La seconda premierà i diplomati con il massimo dei voti. Si tratta di due nuovi strumenti varati dal Governo in carica, costruiti in modo da contrastare le frodi», ha continuato Sangiuliano.
In realtà , già Franceschini aveva espresso i suoi timori in merito al corretto utilizzo del Bonus. In ogni caso, dalla prima edizione del 2016 al 2021 si sono registrati circa 1,6 milioni di ragazzi che hanno speso in cultura oltre 730 milioni di euro. Di questa cifra l’83% è stato speso per acquisto di libri, il 14% per concerti e musica mentre il restante 3% per le altre varie spese culturali previste. Dal 2024 il bonus cultura non sarà più in vigore, al suo posto la Carta cultura giovani, destinata a chi ha un Isee familiare inferiore a 35mila euro, e la Carta del merito, un voucher fino a 500 euro dedicato ai residenti nel territorio nazionale che si sono diplomati con almeno 100/100, non oltre il compimento di 19 anni di età . Le due carte sono cumulabili, per un valore complessivo di 1.000 euro
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