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Quelle mura in rosso pompeiano, scandite dalle cornici bianche delle finestre, li abbiamo visti tante volte, molte di sfuggita, dal finestrino delle automobili o di un treno, appena fuori dai centri abitati oppure già circondate da altri edifici che, nel corso degli anni, sono stati edificati tutto intorno. Suggestive, iconiche, le Case Cantoniere sono un patrimonio del paesaggio italiano e, per riqualificare quelle ormai abbandonate, ANAS ha pubblicato un nuovo bando: 100 le strutture interessate per l’affidamento, dislocate su tutto il territorio nazionale. I soggetti interessati dovranno far pervenire le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, sul Portale Acquisti ANAS, entro il 15 giugno 2021.
«Questa operazione si inserisce nell’ottica della riqualificazione, dell’accessibilità e della fruizione degli immobili di proprietà ANAS», ha spiegato l’Amministratore Delegato di Anas, Massimo Simonini. «Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed i suoi microsistemi industriali, incentivando un turismo diffuso di qualità, oltre ad offrire all’utenza della strada quanti più servizi possibili, in linea con gli standard comunitari, a sostegno della mobilità e della viabilità, inclusa quella sostenibile», ha continuato Simonini.
Il bando fa seguito a una manifestazione di interesse, condotta lo scorso autunno, finalizzata a promuovere richieste di concessione di case cantoniere. «Tra le numerose proposte pervenute, oltre un centinaio si sono dimostrate di rilevante valore, con presentazione di progetti non solo rispondenti ai requisiti esposti, ma anche definiti nel complesso e nei particolari, che hanno fatto intendere una reale disposizione all’impegno», hanno spiegato da ANAS. Tra i soggetti che hanno depositato le richieste, il 41% è rappresentato da società, il 31% da privati, il 15% da Enti, Amministrazioni pubbliche e protezione civile, l’8% da associazioni e cooperative ed il restante 5% da aziende agricole.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle case cantoniere interessate dal bando, 30 sono situate in Sardegna, 12 in Lombardia, 10 in Abruzzo, 7 in Toscana e Lazio, 5 in Puglia, Emilia Romagna, Calabria e Piemonte, 3 in Valle d’Aosta e Sicilia, 2 nelle Marche, in Campania e Veneto, 1 in Liguria e in Umbria.
Obiettivo del bando è realizzare nelle case cantoniere, sulla base delle proposte imprenditoriali e in funzione della localizzazione e della consistenza, un’attività ricettiva di qualità e funzioni a essa complementari, come ristorazione, bar, centri informativi e didattici, stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici. Pochi mesi fa, infatti, già era stato presentato “Valore Paese Italia”, progetto nazionale di promozione del turismo sostenibile attraverso la valorizzazione di quell’amplissimo patrimonio pubblico di immobili di interesse storico-artistico e paesaggistico che, troppo spesso, giace in stato di semiabbandono, tra cui, appunto, le case cantoniere.
Nella trasformazione degli immobili sono previsti dal bando, oltre alla conservazione dei manufatti originari e il loro miglior inserimento nel paesaggio sia da un punto di vista ambientale che percettivo, anche l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del luogo, garantendo il permanere del colore rosso pompeiano, codificato dal MiC – Ministero della Cultura con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di ANAS.
Qui sono disponibili tutte le informazioni sul bando e sulle singole Case Cantoniere.