Inondazione, straripamento di un fiume, piogge violentissime che paradossalmente affliggono la Regione di Antofagasta e il deserto di Atacama, il più arido del pianeta. Aluvión (Alluvione oppure Flood) é il concetto curatoriale che nasce per dar vita alla Bienal SACO 1.0 che si terrà tra settembre e dicembre del 2021 nella città di Antofagasta – situata a poco più di mille chilometri a nord di Santiago, la capitale del Cile – e che inaugurerà l’esposizione con sette interventi site specific pensati per il Molo Storico Melbourne Clark.
La città di Antofagasta sarà allestita nello spirito di un museo-senza-museo per esporre le opere di altri artisti in sale concesse per questa occasione in biblioteche, aule universitarie e spazi diventati espositivi ma non concepiti originariamente per mostre d’arte.
L’open call rimane aperta fino al 14 di aprile e artisti internazionali, senza nessun tipo di restrizione, potranno presentare il loro progetti che saranno valutati e selezionati privilegiando quelle opere che consentano una visione a trecentosessanta gradi contemplando sia la qualità, la ricerca e l’ideazione dell’opera d’accordo al testo curatoriale Aluvión come punto di avvio del processo creativo. Gli artisti selezionati dovranno prevedere interventi senza l’uso di elettricità giacché l’esposizione sarà illuminata dalle diverse sfaccettature e gradazioni che concedono la luce del giorno e le acque dell’oceano Pacifico su cui si affaccia Antofagasta.
«Quasi cento morti e sedici dispersi è il costo della tragedia che compie trent’anni nel 2021. A un certo punto ogni città ha il suo diluvio, in questo modo o in un altro. Ecco perché il tema centrale di quest’anno è il trauma e il post-trauma, la perdita e la forza di rinascere. È il momento di trasformare questa esperienza globale in arte» ha detto la Direttrice della biennale Dagmara Wyskiel che insieme a Carlos Rendón, con un gruppo più vasto che si raduna nel collettivo SI VENDE hanno dato vita a questa iniziativa, prima come Festival Annuale d’Arte Contemporanea e poi come biennale che durante il 2021 inaugura la prima edizione.
Bienal SACO 1.0 propone di instaurare la riflessione permanente e il dialogo critico attraverso il confronto tra artisti e curatori di diversa formazione e provenienza ma con un profondo senso del patrimonio culturale del territorio attraverso un soggiorno nel Centro di Residenze ISLA (Instituto Superior Latinoamericano de Arte), creato dallo stesso collettivo SE VENDE, in una città come Antofagasta, segnata dalla mancanza di istituzioni dedicate all’arte e alla cultura in una regione che potrebbe definirsi la capitale mondiale miniera dello zinco. Oggi, attraverso Aluvión si propone una alternativa: scavare attraverso la creatività e il dialogo studiando la regione, le sue tradizioni, immergersi nel vasto deserto dell’Atacama per arricchire, poi, i paesaggi e la comunità attraverso la forza enigmatica e trasformatrice dell’opera d’arte.
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