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Le declinazioni dell’Habitat: al via la open call di ALA Art Prize 2023
Bandi e concorsi
di redazione
C’è tempo fino al 30 marzo 2023 per partecipare alla terza edizione di ALA Art Prize, il premio dedicato all’arte contemporanea e promosso dal Gruppo ALA, azienda leader nei servizi di logistica e distribuzione di prodotti per l’industria aeronautica e aerospaziale. La open call è gratuita e rivolta ad artisti, artiste e collettivi di artisti italiani e stranieri ma attivi in Italia, di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Guidati dal tema di questa edizione, i candidati dovranno presentare un progetto inedito e site specific, che sia pensato per occupare uno degli spazi comuni dell’headquarter di ALA a Napoli, nel Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare.
Al progetto vincitore sarà assegnato un premio in denaro di 10mila euro, per coprire i costi di produzione dell’opera. Novità di questa edizione è l’introduzione di una fee per l’artista, che riceverà una somma di 2mila euro per il suo lavoro. L’opera vincitrice entrerà a far parte della ALA corporate art collection, che già comprende i lavori di Alberto Tadiello, Luciferasi, e di Mariangela Levita, UP, rispettivamente vincitori della seconda e della prima edizione di ALA Art Prize, oltre alle opere di Andrea Bolognino, Antonio Della Guardia e Giorgia Garzilli, artisti selezionati tra i partecipanti della prima edizione del premio, acquisiti grazie all’ALA For Art Acquisition Program nel 2022 proprio con lo scopo di arricchire la collezione ALA.
Come per le precedenti edizioni, dunque, anche questa volta gli artisti sono invitati a confrontarsi con un tema specifico, in questo caso l’habitat. Inteso come un concetto stratificato e aperto a più interpretazioni, come ambiente fisico ma anche ideale, tra naturale e artificiale, l’habitat è un sistema vivo in continua trasformazione che richiama concetti quali coesistenza, adattamento, protezione divenuti centrali nel dibattito contemporaneo sui nuovi modi di ripensare il dialogo dell’essere umano con la Terra. «In che modo un concetto complesso come quello di Habitat viene declinato in base alle diverse sensibilità degli artisti e ai molteplici linguaggi dell’arte?», questa la domanda che si pone ALA, a cui artiste e artisti sono chiamati a rispondere.
Confermata la giuria del 2022, composta da critici e curatori internazionali quali Giovanni Carmine, Direttore della Kunst Halle di San Gallo e curatore di Art Basel Unlimited, Eugenio Viola, Chief Curator al MAMBO – Museo de Arte Moderno de Bogotá, e Alessia Volpe, Curatrice indipendente e Direttrice della Galleria Ciaccia Levi di Parigi.
«Con ALA Art Prize, il supporto ai giovani artisti del panorama contemporaneo diventa parte del nostro impegno verso un modello di impresa sostenibile», ha dichiarato Vittorio Genna, Vice Presidente e co-fondatore di ALA. «La scorsa edizione del Premio ha visto la partecipazione del nostro team nel processo di selezione del progetto vincitore ed il coinvolgimento del reparto IT ALA nella progettazione dell’opera Luciferasi di Alberto Tadiello: due momenti che hanno rappresentato un ulteriore tassello verso la contaminazione tra due linguaggi, quello dell’arte e quello aziendale, sempre più interconnessi. L’augurio è di continuare su questo tracciato avviato nel 2021 e implementarlo, consapevoli che il lavoro con l’arte rappresenta un’opportunità di crescita per il Gruppo, capace di offrire nuove prospettive per guardare al futuro».
Per tutte le informazioni sul bando di ALA Art Prize 2023, potete cliccare qui.