Residenze temporanee diffuse? Sì ma rigorosamente d’artista. C’è tempo fino al 9 gennaio 2023 per partecipare al bando di residenze del Nuovo Forno del Pane, in una inedita Outdoor Edition. Promosso dal MAMbo – istituzione di Bologna Musei e sotto la cui egida ricade la gestione dello storico spazio ex industriale risalente al 1917 –, il bando è finalizzato alla selezione di sei artiste, artisti o collettivi che potranno lavorare in strutture messe a disposizione nei Comuni dei sei Distretti culturali. E così, Bologna, città in cui il contemporaneo già è diffuso su una ampia filiera, tra musei, gallerie e spazi indipendenti, sceglie di aprire tutta la sua area metropolitana alle influenze delle nuove energie creative e immaginative.
«Dopo l’esperienza del Nuovo Forno del Pane negli spazi della Sala delle Ciminiere del MAMbo – aggiunge Lorenzo Balbi, direttore del museo – siamo felici di avere ricevuto la sollecitazione dalla Città metropolitana per ideare una nuova edizione nella quale la nostra istituzione diventa un connettore tra residenze e spazi già attivi dei Distretti culturali della Città metropolitana e le artiste e gli artisti che operano sul territorio italiano. Il progetto permetterà la creazione di una nuova rete in grado di accogliere e valorizzare le ricerche artistiche, rafforzando le premesse che hanno permesso la nascita, nel 2020 durante l’emergenza pandemica, del Nuovo Forno del Pane».
Il progetto rientra nelle azioni di Officina Creativa per Bologna, percorso di creazione del sistema culturale metropolitano promosso da Comune e Città metropolitana di Bologna, con il supporto di Fondazione Innovazione Urbana. Il bando per il Nuovo Forno del Pane Metropolitano Outdoor Edition è dunque aperto ad artiste e artisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, domiciliati in Italia, senza vincoli di cittadinanza o residenza, con una recente e documentata attività nell’ambito delle arti visive contemporanee. Per rispondere, è possibile compilare il relativo modulo telematico di partecipazione. La scadenza per inviare la propria candidatura e tutta la documentazione richiesta è il 9 gennaio 2023 alle ore 12.
Le artiste e gli artisti verranno selezionati sulla base della documentazione presentata, tenendo in particolare conto il portfolio, la lettera motivazionale e l’idea progettuale, secondo parametri legati a fattibilità, originalità e impatto della proposta sul sistema culturale metropolitano. Le candidature saranno esaminate da una Commissione presieduta dal Responsabile dell’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici Bologna e composta da membri esperti interni allo staff del MAMbo. Inoltre, a ciascun artista o collettivo selezionato sarà garantito un alloggio nei Comuni di riferimento (ad eccezione di San Giovanni in Persiceto) ed erogato un incentivo di 4mila euro lordi per l’avvio dell’attività di ricerca ed eventuale produzione.
Per tutte le informazioni, potete cliccare qui.
Alle artiste e agli artisti selezionati sarà offerto uno spazio di lavoro in cui operare, secondo le modalità previste da ciascun ente, tra il 13 febbraio e il 30 giugno 2023, all’interno di una delle strutture dei seguenti Comuni dell’Area metropolitana di Bologna: Budrio (Distretto culturale Pianura Est), Comune di Budrio – Le Torri dell’Acqua; Casalecchio di Reno (Distretto culturale Reno Lavino Samoggia), Montagnola di Mezzo; Castiglione dei Pepoli (Distretto culturale Appennino Bolognese), Municipio di Castiglione dei Pepoli – Officina15; Imola (Distretto culturale Imolese), Centro d’Arte Novella Guerra; San Giovanni in Persiceto (Distretto culturale Pianura Ovest), Comune di San Giovanni in Persiceto, Convento di San Francesco; San Lazzaro di Savena (Distretto culturale Savena-Idice), 10Lines e Kappa Nöun.
Durante il periodo di residenza, le artiste e gli artisti saranno coinvolti in approfondimenti dedicati alle loro ricerche individuali che saranno divulgati e promossi tramite i canali di comunicazione dei soggetti coinvolti nel Nuovo Forno del Pane Metropolitano Outdoor Edition, mentre le opere e i progetti eventualmente prodotti rimarranno di loro proprietà. La rete dei Distretti culturali sarà parte attiva nel costruire occasioni di scambio e collegamento con il territorio.
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