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Una residenza tra archelogia e contemporaneo: la open call di In-Ruins
Bandi e concorsi
di redazione
Una nuova open call per le residenze artistiche 2022 di In-ruins, il progetto che vuole creare nuovi spazi e momenti di incontro tra paesaggi archeologici e pratiche d’arte contemporanea, per una nuova lettura della cultura mediterranea. In-ruins residency è un progetto a cura di Maria Luigia Gioffre, Nicola Guastamacchia e Nicola Nitido.
Lo scorso agosto, gli artisti che svolsero le residenze furono Itamar Gov (Israele), Anna Ill (Spagna), Emii Alrai (Regno Unito), Martyna Benedyka (Polonia) e il duo italiano Ceresoli Cosco, che presentarono i loro progetti negli spazi del Castello di Squillace. Quest’anno, per la prima volta, il programma si svolgerà tra due diversi siti archeologici: Polo Museale di Soriano Calabro e Villa Romana Palazzi di Casignana, due località a poco più di un’ora di distanza l’una dall’altra ma espressioni di aspetti e storie differenti della Calabria.
Le due sedi di In-Ruins
Posizionata sul lato tirrenico delle Serre, Soriano è un piccolo paese nella Provincia di Vibo Valentia, dove le tradizioni artigianali della ceramica e della lavorazione del legno sono ancora vive e forti. Il paese fu un importante centro di studi tra il XV e il XVIII secolo, grazie alla presenza di un grandioso convento dominicano costruito nel 1510.
Tra i più importanti del suo tempo, il convento è famoso per aver ospitato Carlo V di ritorno da Tunisi e il filosofo Tommaso Campanella nel 1535. Il complesso religioso incrementò la sua fama e ricchezza anche grazie a un’icona considerata miracolosa e acheropita: un’effige di San Domenico di Guzmàn che la tradizione vuole consegnata a un Monaco direttamente dalla Madonna, Santa Caterina d’Alessandria e Maria Maddalena. La Storia racconta che il potere del centro poté essere sminuito, e poi spazzato via, solo con i terremoti del 1783 e del 1830.
Nel 1830, però, una nuova chiesa fu costruita attorno alle rovine del precedente convento, rendendo il Polo Museale di Soriano Calabro un esempio raro di morte, rinascita e stratificazione di un luogo rituale.
Villa Romana Palazzi di Casignana è uno dei siti archeologici più importanti del meridione italiano. Si trova nei pressi di Casignana, una cittadina che non conta più di mille abitanti, il cui borgo antico è completamente abbandonato, posizionata su una collina con viste straordinarie sulla Riviera dei Gelsomini.
Sulla costa si estende la Villa per quasi 15 ettari, caratterizzata non solo per la bellezza delle rovine che costudisce ma anche per l’inusuale presenza di una superstrada che taglia il percorso proprio nel mezzo. Costruita nel primo secolo avanti Cristo in un’area con tracce di precedente presenza greca, Villa Romana include costruzioni residenziali e termali, preservando 25 stanze e 500 metri quadri di pavimenti mosaicati. Questo è il nucleo di mosaici più grande ritrovato in Calabria.
Visitando il sito, non è difficile immaginare la ricchezza e il potere che definivano l’antico stile di vita di un luogo – la Locride, ora remoto sia dall’arte che dal mercato. Tra i mosaici c’è un tondo che ritrae la vittoria indiana di Dioniso. Il dio è alla guida di una carrozza trainata da due tigri a riposo. Vittorioso, sembra opporsi alla fretta fumosa e rumorosa delle auto che gli sfrecciano accanto.
In-Ruins 2022: la open call
«Partendo dalle micro-storie di queste due location così diverse, In-ruins residency invita artisti, curatori e ricercatori a guardare alle rovine archeologiche come epicentri, vettori e punti di vista per esplorare contesti topografici, storici e culturali più ampi, dai quartieri che con esse confinano a orizzonti più distanti e inaspettati», spiegano gli organizzatori.
Le domande, corredato anche da una breve motivazione e una panoramica di progetto provvisorio, devono essere presentate entro il 5 luglio via mail all’indirizzo inruinsapplication@gmail.com. Le proposte verranno esaminate da una giuria composta da: Matilde Ayoub, Curatrice e dottoranda presso l’Università di Cergy e il National Heritage Institute, Parigi, Roberta Garieri, Ricercatrice, scrittrice e curatrice, dottoranda presso l’Università di Rennes 2, Aloisia Leopardi, Direttrice della residenza Castello di San Basilio, Basilicata, Vittorio Parisi, Direttore degli Studi e Ricerca, Villa Arson, Nizza. Le residenze si svolgeranno, dal 12 al 24 settembre, a Soriano Calabro, e dal 24 settembre al 6 ottobre, a Casignana.