Il Centro Teatrale Bresciano, in collaborazione con Comune di Brescia e A2A Life Company, ha lanciato Life Art, una call per l’ideazione, la progettazione, la realizzazione e l’installazione di un’apera d’arte permanente, destinata a essere inserita negli spazi esterni del nuovo Teatro Renato Borsoni a Brescia. Il vincitore, sia esso un singolo artista o un gruppo, riceverà un premio di 60mila euro. Questo importo comprende tutte le spese relative all’intero processo creativo e operativo: ideazione, produzione, trasporto, consegna, assicurazione, trasferimento di proprietà e collocazione finale dell’opera d’arte.
Il Teatro Borsoni costituisce il primo importante tassello di un progetto di riqualificazione del quartiere di Porta Milano, sede, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, di un borgo periferico dove, attorno all’omonima via che dal centro porta a ovest, si svilupparono insediamenti industriali che avevano perso da tempo la loro funzione e hanno generato numerose aree da riqualificare, lasciando il quartiere in uno stato di degrado.
L’insediamento complessivo era dunque mutato nell’aspetto configurandosi come una parte amorfa della città, nonostante all’inizio della via Milano sorga il cimitero monumentale Vantiniano, così chiamato dal nome del progettista architetto Rodolfo Vantini, che lo concepì nei primi anni dell’800, e che costituisce un fondamentale monumento storico di Brescia, un vero capolavoro dell’architettura neoclassica.
Edificato nell’area di una precedente fabbrica, a poche centinaia di metri dal “Vantiniano”, il teatro segna la linea di forza di questa di riqualificazione, costituendo un segnale di “vita e aggregazione” del quartiere, in linea con gli intenti dell’amministrazione di porre la cultura al centro dello sviluppo della città.
Opera dell’architetto Camillo Botticini, il teatro – inaugurato nel settembre del 2024 – è già nel pieno della sua prima stagione, e ora viene lanciato un concorso per la realizzazione di un’opera d’arte da collocare all’esterno, nello spazio segnato dal pronao che si affaccia sulla via Milano e che segna l’ingresso con una suggestiva copertura geometrica in foggia di impluvium, geometria ripresa come decorazione nelle pareti esterne dell’edificio segnate da grandi bugnati a conci piramidali, come se la stereometria dell’involucro si inserisse espandendosi tra le case del quartiere.
Nelle intenzioni del bando, presentato dalla curatrice Valentina Ciarallo, la call è rivolta ad artisti contemporanei per realizzare un’opera originale site specific che funga da simbolo e attrattiva, stimolando interesse e partecipazione dei cittadini-fruitori, in un’ottica di arte accessibile alla comunità, nell’ambito di un ruolo europeo della città nella cultura.
L’opera commissionata potrà esprimersi attraverso diversi media e forme, includendo sculture, installazioni e progetti multimediali, non ponendo vincoli alla creatività, se non, ovviamente, la collocazione. Una strategia di immagine simbolicamente inclusiva che richiama quella intrapresa recentemente anche da altri teatri, in altre modalità, come nel caso del Teatro Carlo Felice di Genova – un monumento a Paganini all’ingresso – o il Teatro Alla Scala con il recente bando per un’opera all’ingresso della torre di Mario botta su via Verdi.
Il concorso scade il 20 gennaio, per consultare il bando si può cliccare qui.
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