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Dopo il lockdown e un’estate sottotono, Milano si prepara a tornare la città dinamica e vitale che si è abituati a vivere. Il silenzio e la lentezza lasciano il posto al vocio e al rumore di suole scalpitanti. Anche la stazione Lancetti del Passante ferroviario inaugura una rinnovata stagione, non solo di pendolarismo ma anche di arte. spazioSERRA, luogo espositivo nato nel 2017, grazie a un collettivo di giovani creativi che hanno recuperato una struttura vetrata ottagonale nel mezzanino dell’infrastruttura, riapre i battenti promuovendo un bando che convoglierà gli artisti selezionati nella programmazione espositiva del 2021.
La call, che termina il 27 settembre, è intitolata venerazioneMUTANTE e parte da premesse scientifiche. Un principio cardinale della scienza è l’instabilità, il continuo mutare dello stato delle cose. In passato la rappresentazione artistica ha avuto il compito, più o meno dichiarato, di fermare lo scorrere del tempo, ha reso eterne delle immagini che, ancora oggi, si possono osservare, dopo secoli e millenni. Oggi l’arte è invece divenuta così speculare alla contemporaneità che non si limita a documentarla ma ne assume anche l’essenza più profonda. La forma immutabile ha ceduto il passo alla precarietà e alla mutevolezza.
venerazioneMUTANTE: le parole di spazioSERRA
Con il bando venerazioneMUTANTE, «spazioSERRA vuole portare alla luce della venerazione artistica non un’opera, bensì la sua mutazione. Realizzare un’opera che muti nel corso della sua esistenza vuol dire andare contro l’idea di stasi e di permanenza, contro l’idea di conservazione e restauro, contro l’idea di immagine e di icona. È un processo che si crea in itinere e che spesso non viene deciso a priori, ma la cui forma finale dipende dal caso. L’intento è quello di creare una visibilità continua e sempre differente, che giorno dopo giorno si crei e si ricrei, in un’ottica di mutazione legata alle diverse tecnologie delle metodologie artistiche», spiegano gli organizzatori.
«L’idea di un’arte viva vuole riflettere il dinamismo che connota lo spazio, e il carattere scientifico-laboratoriale del progetto emerge anche dal controllo costante che passanti abituali e occasionali possono esercitare sull’opera esposta. “L’intento del bando è di realizzare mostre con opere che abbiano uno stato perenne di cambiamento e che siano viste avendo la sensazione di costante trasformazione, seppur impercettibile. L’idea di realizzare un’opera che abbia come requisito di base il concetto di mutazione nasce per una caratteristica importante dello spazio, ovvero quella di essere vivo», continuano da spazioSERRA.
Per approfondire la tematica e la modalità che regolano il bando sono a disposizione – previa comunicazione all’indirizzo mail info@spazioserra.org o attraverso i canali social – due open day condotti dal curatore dello spazio, Vincenzo Argentieri, che si svolgeranno sabato 5 e sabato 12 settembre, entrambi dalle 15 alle 16.