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34 opere realizzate dai grandi Maestri della storia dell’arte italiana e internazionale, da Egon Schiele a Vasilij Kandinskij, da Giorgio Morandi a Mario Sironi, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro. È questa l’entità della generosa donazione che il collezionista Prast ha devoluto al Comune di Venezia, che ha destinato le opere alle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, museo gestito dalla Fondazione Musei Civici Veneziani e attualmente chiuso (riaprirà da settembre 2020).
A marzo, il Comune aveva accettato la proposta del collezionista in ordine alla donazione della sua raccolta di 33 opere, alle quali, il 21 luglio, ha voluto aggiungere un’ulteriore litografia di Egon Schiele, Manifesto per la 49° mostra Secession, del 1918.
«Si tratta di una importantissima donazione che come Giunta avevamo accettato nello scorso mese di marzo e che ora entra a tutti gli effetti a far parte dell’importante patrimonio artistico di Venezia. Voglio inoltre ringraziare il Sig. Prast per l’ulteriore prestigioso regalo alla Città che dimostra, oltre alla sua grande generosità, anche la fiducia nei confronti dei nostri musei», ha dichiarato il Sindaco Luigi Brugnaro.
«Un sincero e sentito ringraziamento al collezionista Prast, che ho avuto modo di apprezzare per la sua grande cultura e passione. I musei custodiscono la storia dell’umanità e non solo dell’arte. La generosità di chi dona è parte di questa storia e a loro va il nostro più sincero ringraziamento. La fiducia riposta nei nostri musei nasce da una lunga pratica di valorizzazione e buona conservazione della memoria e delle opere. Questa donazione è un impegno per il futuro», ha aggiunto Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia dal 2011.
Le opere della collezione Prast donate al Comune di Venezia
Questi gli artisti e le opere presenti nella collezione donata al Comune:
Max Beckmann: 1 cartella “Gesichter” (contenente 29 incisioni), 1 cartella “Jahrmarky” (contenente 10 incisioni).
Giorgio de Chirico: 2 acqueforti e 1 cartella “Metamorphosis” (contenente 6 litografie).
Otto Dix: 2 incisioni.
Lyonel Feininger: 1 china acquerellata su carta.
Vasilij Kandinskij: 1 litografia, 3 xilografie, 2 puntesecche.
Paul Klee: 1 gouache, 1 acquerello, 1 penna su carta, 1 china su carta, 1 pastello su tela, 1 acquarello e matita su carta.
Giorgio Morandi: 1 acquarello su carta, 1 incisione.
Ivan Puni: 3 litografie.
Christian Rohlfs: 1 acquarello e pastello.
Egon Schiele: 1 matita e acquarello su carta, 1 matita su carta, 1 matita grassa su carta, 1 matita e pastello su carta, 1 litografia.
Mario Sironi: 1 china su carta.
Emilio Vedova: 1 inchiostro su carta, 1 tempera su carta.