L’italia è luogo di arte e di cultura ma anche di storia e continuità. Continuità che le quattro biblioteche di oggi mantengono con il passato pur riscrivendo, con la loro architettura, il presente (Qui le altre puntate della nostra rubrica dedicata a Bellezza e Patrimonio).
Biblioteca Elsa Morante, Lonate Ceppino
Antico e nuovo si fondono nella costruzione della biblioteca Elsa Morante di Lonate Ceppino, risultato del restauro dell’ex Oratorio di San Michele. Matericità e leggerezza, passato e presente, opacità e rifrazione in un costante dialogo di duali opposizioni. Duplice anche il ruolo del box vetrato a piano terra che fa da accesso alla biblioteca, ma che di notte si trasforma in una lanterna di luce.
All’interno uno spazio aperto e ampio in cui sono predisposte librerie in legno, una scala in metallo bianca con gradini in rovere come il pavimento porta al piano superiore dove vengono ospitati convegni e allestimenti.
Verso l’altro la biblioteca si assottiglia fino ad un finestrone angolare, punto esatto in cui interno ed esterno si confondono reciprocamente. La biblioteca Elsa Morante opera uno slancio verso l’alto, verso la cultura e la conoscenza, ma è anche un inno alla semplicità del bello e al legame con il passato.
Biblioteca comunale di Greve in Chianti
Vicino al torrente del Greve, alle porte della città, la Biblioteca comunale di Greve in Chianti si inserisce senza invadenza nel paesaggio, rievocandolo attraverso l’architettura: linee parallele in terracotta riproducono i filari di viti e filtrano il chiarore solare che si diffonde nelle ore diurne in tutta la sala lettura. La parte superiore, leggera e naturale, contrasta con il solido basamento in blocchi di travertino.
Al calare del sole il gioco di luce si inverte. Il buio dell’esterno si illumina artificialmente. Le luci accese della biblioteca ne svelano la trama fatta di vuoti e cavi rendendola una lanterna che risplende nella bellezza della campagna toscana.
Biblioteca Hertziana, Roma
Sul Pincio, alla sommità della scalinata di Trinità dei Monti, una bocca spalancata invita ad entrare all’interno della Biblioteca Hertziana. Il mascherone,così come le cornici delle finestre che gli avevano fatto guadagnare l’appellativo popolare di “casa dei mostri”, sono gli elementi caratteristici di Palazzo Zuccari, oggi sede della biblioteca.
Insieme all’istituto Max Planck per la storia dell’arte, la biblioteca Hertziana è stata fondata nel 1923 in seguito al lascito di Henriette Hertz, mecenate tedesca. Henriette organizzava regolarmente incontri culturali nel salotto del palazzo che i suoi contemporanei definirono centro della vita spirituale e culturale della città eterna. Nel 1995, a seguito di un concorso che vide vincitore l’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg, le sedi della biblioteca furono rinnovare diventando quelle che conosciamo oggi. Un progetto elegante quanto discreto che entra in continuità con la città antica senza cedere alle tentazioni storicistiche, ma utilizzando un linguaggio che la riscrive in modo contemporaneo.
Biblioteca Fondazione Feltrinelli, Milano
Primo progetto pubblico in italia di Herzog & de Meuron, il nuovo edificio della fondazione Giangiacomo Feltrinelli sorge sulle antiche mura spagnole prendendo il posto di quella che, alla fine dell’800, era l’azienda di legnami della famiglia Feltrinelli. La facciata dell’edificio in cemento misto a vetro si fonde tutt’uno con il tetto e comprende due elementi contigui, l’uno sede della fondazione, l’altro quartier generale della Microsoft. La parte della fondazione si sviluppa su cinque piani e un interrato e comprende una sala lettura e una libreria con caffetteria al piano terra oltre ad accogliere il preziosissimo archivio bibliotecario del centro di ricerca Feltrinelli. Si tratta di un’opera che ha la volontà architettonica di inserirsi armonicamente nel complesso urbanistico cittadino così come quella di essere luogo di incontro, conoscenza, confronto e aggregazione alla portata di tutti.
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