Capitale della Cultura 2025: il titolo va ad Agrigento

di - 31 Marzo 2023

Sarà Agrigento la Capitale Italiana della Cultura 2025: l’annuncio è stato dato nella mattina di oggi, 31 marzo, durante una conferenza svoltasi presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Le candidate per l’edizione 2025 erano Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia), oltre alla stessa città siciliana. Tra i presenti, oltre ai sindaci delle candidate, anche il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, il presidente della giuria Davide Maria Desario e i membri della giuria, composta da Isabella Valente, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese.

Il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura fu istituito nel 2014, a seguito della grande partecipazione al titolo di Capitale Europea della Cultura, culminato nella designazione di Matera nel 2019. L’impegno che aveva portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale, convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti – Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena – Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova, nel 2016, poi Pistoia, Palermo e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno fu la volta di Procida, attualmente sono Bergamo e Brescia, che hanno concorso insieme, mentre nel 2024 sarà Pesaro.

Le dichiarazioni

«La ricchezza di articolazioni di luoghi ce l’abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia: l’Italia è una superpotenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentati sul nostro territorio», ha dichiarato il ministro Sangiuliano che, in un lessico d’altro tempi, ha fatto riferimento al «Genio italico dell’impresa», oltre che alla «Autenticità profonda dell’essere italiani». Ma c’è anche una novità: «Dall’anno prossimo, accanto alla capitale del Libro e alla capitale della Cultura, avremo la capitale dell’arte contemporanea. Si nominerà ogni anno, faremo una triade». L’annuncio è stato dato durante la conferenza ma al momento non ci sono altre informazioni ufficiali.

«Emozionato e orgoglioso» si è detto il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, che ha parlato anche del progetto, riferendosi alla «Relazione fra i popoli mediterranei» e all’integrazione tra diverse etnie. «Siamo al centro del Mediterraneo e stiamo vivendo da vicino il fenomeno dell’immigrazione; anche per questo motivo abbiamo avuto l’intelligenza di non portare avanti soltanto la nostra città ma anche la provincia e anzitutto l’isola di Lampedusa: da soli non si va avanti».

Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025: le motivazioni e il progetto

Queste le motivazioni della giuria: «Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione, promozione e, di conseguenza, di un successivo sviluppo socio-economico, che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria. La Giuria, pertanto, raccomanda la città di Agrigento per il titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2025».

“Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”  è il titolo del progetto presentato, che riunisce Agrigento, Lampedusa e i Comuni del territorio e che esplora l’armonia e i conflitti tra i quattro elementi di Empedocle. In programma 44 progetti di cui 17 internazionali, per indagare le relazioni tra gli esseri umani in una prospettiva di pace con la natura.

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