Mentre inizia ad attivarsi il programma di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024, il Ministero della Cultura ha annunciato la shortlist dei dieci progetti finalisti per la nomina della Capitale del 2026, selezionati da una giuria presieduta da Davide Maria Desario. Parteciperanno, dunque, alla fase finale della selezione, i seguenti Comuni e Unioni di Comuni, con i relativi dossier: Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”; Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”; Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”; L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”; Latina: “Latina bonum facere”; Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”; Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”; Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”; Treviso: “I Sensi della Cultura”; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”.
Le finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier, le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria. Presieduta dal direttore dell’Adnkronos Davide Desario, la giuria è composta da sette esperti nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica: Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.
Il progetto della Capitale italiana della Cultura nacque nel 2014, da un’idea dell’allora Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, a seguito della proclamazione di Matera a Capitale europea della cultura 2019. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, quelli di «Valorizzare i beni culturali e paesaggistici» e di «Migliorare i servizi rivolti ai turisti». La Capitale italiana della cultura 2025 sarà Agrigento in Sicilia. Nelle scorse edizioni, il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida nel 2022, Bergamo e Brescia nel 2023. La natura della cultura è il titolo del progetto presentato da Pesaro, che prevedrà una serie di iniziative diffuse su tutto il territorio (ne scrivevamo qui).
A Venezia, presso Palazzo Soranzo Van Axel, fino al prossimo 20 ottobre è visitabile una grande personale dedicata a Shahzia…
No Flowers without contradiction: alla Repetto Gallery le opere di Arcangelo Sassolino, tra stadi di fragilità e precarietà, tracciano nuove…
La casa d’aste Blindarte dà il via a una nuova fase di valutazione delle opere e delle collezioni. Andranno in…
Viaggio visivo tra generazioni di artiste, per esplorare identità di genere, stereotipi e censure sociali in Italia: alla Fondazione Sabe…
Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi sono le cinque città finaliste che si contenderanno il titolo di Capitale italiana dell’Arte…
A 75 anni dalla sua morte, il KMSKA di Anversa celebra James Ensor con una grande retrospettiva che esplora la…