Sarà Pesaro la Città capitale Italiana della Cultura del 2024. Ad annunciarlo, il ministro della Cultura Dario Franceschini, in occasione di una conferenza stampa in Sala Spadolini del MiC – ministero della Cultura. Presenti, i sindaci delle città candidate e arrivate in finale: Ascoli Piceno, Mesagne, Siracusa, Viareggio, Chioggia, Grosseto, Sestri Levante con il Tigullio, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Vicenza, oltre appunto Pesaro. Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del progetto.
Nelle scorse edizioni, il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023.
La giuria di questa edizione è stata presieduta da Silvia Calandrelli, Direttrice Rai Cultura e Direttrice Genere Cultura ed Educational, composta da Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Maria Luisa Catoni, ordinaria di Archeologia nella Scuola IMT Alti Studi Lucca, Beniamino de’ Liguori Carino, Segretario Generale della Fondazione Adriano Olivetti, Stefania Mancini, Consigliere Delegato di Fondazione Charlemagne e Vicepresidente vicario di Assifero, Luigi Mascheroni, giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano, Giuseppe Piperata, ordinario di diritto amministrativo allo Iuav di Venezia.
«Si tratta di una eccellente candidatura, che valorizza un territorio ricco di arte, cultura e natura, favorendo al contempo l’innovazione e lo sviluppo economico», ha dichiarato Franceschini. «L’attribuzione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024 rappresenta una grande emozione per me e per la città, vogliamo dedicare questa vittoria a Kharkiv, città della Musica UNESCO come noi ma che, adesso, è sotto le bombe», è il commento a caldo del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che ha aggiunto: «Spero che il sindaco di Karkiv possa essere con noi per festeggiare e che la città torni a suonare».
“La natura della cultura” è il titolo del progetto presentato da Pesaro per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura del 2024 e prevede una serie di inziative diffuse su tutto il territorio. «Lo fa per immaginare con i suoi cittadini la città che non c’è, dai quartieri ai borghi del territorio circostante, ponendo i legami tra arte, natura e tecnologia alle radici di un nuovo concetto di cultura diffusa, inclusiva, in dialogo con l’ambiente che l’umanità condivide con il resto del vivente», si legge nel testo del dossier.
«Con il metodo dell’ascolto, Pesaro ha avviato degli esercizi di cittadinanza culturale, per incrociare la molteplicità di sguardi e desideri dei suoi abitanti sullo spazio urbano e ripensarlo in termini di prossimità, identità, mobilità sostenibile, con l’obiettivo di rilanciare il suo modello di territorio policentrico oltre le opposizioni fra centro e periferia, borgo e metropoli, verso una nuova idea di provincia. Riprendendo l’idea della comunicazione utile di M. Dolcini, Pesaro ha usato la forza della visione collettiva per declinare la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa e vivente della cultura in cinque linee tematiche, che articolano un programma culturale fatto di 45 progetti, e che attraversa i 50 comuni della provincia dall’Appennino all’Adriatico, fin oltre la linea della riviera».
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