Categorie: Beni culturali

Le meraviglie della Galleria dell’Accademia di Firenze, da guardare in gigapixel

di - 6 Novembre 2020

Dai primi di novembre, le opere della Galleria dell’Accademia di Firenze sono disponibili in un formato inedito: da poco si è infatti conclusa la campagna di acquisizione fotografica che ha portato alla digitalizzazione in gigapixel di oltre 75 dipinti fra cui le pale di altare di maestri come Pietro Perugino, Bronzino, Giambologna e Allori, oltre a strumenti musicali e statue in gesso e tantissime altre opere.

La digitalizzazione

Cosa significa digitalizzare un’opera? Qual’è il valore acquisito della digitalizzazione di opere del genere? La risposta è molto semplice: digitalizzando queste opere sarà possibile ingrandire ogni singolo particolare. In questo modo si potrà godere a occhio nudo di alcuni dettagli inimmaginabili prima d’ora.

Il laborioso processo dietro alla digitalizzazione delle opere è iniziato con il trittico della Pentecoste di Andrea Orcagna. Il progetto è stato affidato al team di Haltadefinizione, che ha recentemente siglato un accordo con il Mibact, in cui si impegna nella valorizzazione e nella promozione delle collezioni statali. Anche il parter di Haltadefinizione, Memooria, ha preso parte a questa iniziativa. Le due aziende hanno studiato ogni setup fotografico lavorando insieme, per superare le varie difficoltà legate a un progetto così ambizioso.

I risultati sono stati ottimali e, nonostante le difficoltà logistiche, è stato possibile acquisire ogni tipo di superficie, sia per quanto riguarda gli effetti di luce che la resa del materiale. Le immagini ottenute sono ad altissima fedeltà e risoluzione. La priorità, durante la fase di acquisizione delle immagini, era la salvaguardia delle opere. Grazie alla collaborazione e alla supervisione del personale del museo è stato possibile portare a termine la missione senza danni.

La tecnologia gigapixel al servizio dei capolavori della Galleria dell’Accademia

La tecnologia Gigapixel utilizzata prevede un approccio non invasivo così da non provocare danni all’opera oggetto della ripresa. Questa tecnologia si basa sulla costruzione di un mosaico: l’unione di più macrofotografie compone i dettagli di un unico soggetto. Proprio attraverso un processo chiamato stitching migliaia di scatti vengono cucini insieme. La chiarezza dei dettagli di queste opere digitalizzate sta proprio in questo: in un’opera composta da miliardi di pixel è quindi possibile ingrandire ogni dettaglio decine di volte senza perdere l’alta definizione.

La tecninca di stitching sulla Pala del Trebbio (ca. 1495-1496) di Botticelli

Questo processo di digitalizzazione è stato possibile anche per opere imponenti, come  il modello in terra cruda del Ratto della Sabinarealizzato dal Giambologna. Ci sono volute ben 59700 immagni (18mila gigabyte di dati) per completare la digitalizzazione di questa opera maestosa.

Per vedere le opere della Galleria dell’Accademia di Firenze in gigapixel, potete cliccare qui.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

RespirArt: a quota 2200 metri, si apre a Pampeago la 16^ edizione

Alberto Timossi, Anelo1997, Miscele d’Aria Factory, Daniele Rielli e Sergio Camin: con loro e le loro opere, inaugura oggi la…

27 Luglio 2024 0:02
  • Attualità

Il Qatar dona 50 milioni a Venezia e potrebbe avere un suo Padiglione ai Giardini

Il Qatar ha donato 50 milioni di euro a Venezia, per supportare la salvaguardia del patrimonio culturale della città: lo…

26 Luglio 2024 17:03
  • Mercato

Sotheby’s inaugura un nuovo flagship a Hong Kong

Un piano dedicato alle mostre e alle preview, un altro destinato alla vendita di collectibles di ogni genere, dai dipinti…

26 Luglio 2024 16:50
  • Personaggi

Olimpiadi 2024: intervista alla curatrice di Casa Italia, che mette al centro il tema della fratellanza

Con l’apertura dei Giochi Olimpici si è inaugurata ufficialmente anche la sede in cui l’Italia espone le proprie eccellenze creative:…

26 Luglio 2024 16:48
  • Arte contemporanea

Attesa in autunno alla Bourse de Commerce di Parigi una grande mostra sull’Arte Povera

Alla Bourse de Commerce Pinault Collection di Parigi, una mostra dedicata all’Arte Povera: dai maestri storici del movimento fino agli…

26 Luglio 2024 15:57
  • Premi

Sensing Beyond Human: il Premio Lydia 2024 va alla ricerca di Giulia Deval

Promosso dalla Fondazione Lazzaretto di Milano, il Premio Lydia 2024 è stato vinto da Giulia Deval, per la sua ricerca…

26 Luglio 2024 14:35