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Giornate Europee del Patrimonio 2020: un fine settimana d’arte da scoprire, in tutta Italia
Beni culturali
di redazione
Pronti per un fine settimana di grande arte? Dal 25 al 27 settembre 2020, tornano le Giornate Europee del Patrimonio, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, che ci darà occasione di scoprire la bellezza del nostro Paese e, magari, a pochi passi da casa nostra. Infatti, tantissimi sono gli appuntamenti che coinvolgeranno i siti culturali dal nord al sud della penisola, tra visite guidate, aperture straordinarie al costo simbolico di 1 euro e speciali iniziative digitali. Con tanto di tema specifico, “Imparare per la vita”, il titolo guida scelto dal MiBACT, che prende spunto da quello proposto dal Consiglio d’Europa “Heritage and Education – Learning for Life”, per richiamare i benefici che derivano dall’esperienza culturale e dalla trasmissione delle conoscenze.
«In questa prospettiva i luoghi della cultura sono chiamati a giocare un ruolo di primo piano, essendo il patrimonio storico-artistico veicolo di conoscenza del passato, di riflessione sull’attualità, di ispirazione per il futuro. Particolare significato assumono le iniziative proposte dai musei sulla base di un percorso condiviso con le comunità e gli enti depositari delle tradizioni e dei saperi locali, ma anche le attività organizzate in sinergia con le scuole e le università, volte a costruire un nuovo racconto museale che tenga conto delle attuali esigenze formative e, al contempo, delle istanze di conoscenza espresse dalle nuove generazioni», spiegano dal Mibact.
Alcuni appuntamenti delle Giornate Europee del Patrimonio 2020
Sabato 26 e domenica 27 settembre i Musei Reali di Torino celebrano le Giornate Europee del Patrimonio con visite, incontri, laboratori e un’apertura serale straordinaria. In particolare, il 26 settembre, dalle 14 alle 18, sarà possibile visitare la Biblioteca Reale con la guida di alcuni esperti, ammirando gli affreschi della volta del Salone Monumentale, un’opera di straordinaria bellezza progettata per il re Carlo Alberto dall’artista di corte Pelagio Palagi, dipinta a monocromo con immagini che celebrano i diversi campi del sapere e i grandi protagonisti delle scienze e delle arti.
«L’Europa è per noi la cornice istituzionale di riferimento all’interno della quale ci muoviamo, sia rispetto ai valori mutuati dalla classicità, come la democrazia, sia rispetto ai finanziamenti che ci giungono, tramite Mibact o Regione, da Bruxelles», ha commentato Paolo Giulierini, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. «Celebrare l’Europa, di cui il MANN possiede la più bella rappresentazione su affresco, e il suo patrimonio, è un atto di grande valore», ha continuato Giulierini. Due gli appuntamenti in calendario al Museo Archeologico: un laboratorio didattico per bambini che, nella sezione egizia, impareranno a essere “Scriba per un giorno”; e un concerto nella sala del Toro Farnese, sabato, alle 20:30, con l’Ensemble Barocco Accademia Reale che eseguirà musiche di Pergolesi, Haendel, Bach, Mascitti e Purcell, all’ombra del gruppo scultoreo più imponente pervenutoci dall’antichità.
Al Museo e Real Bosco di Capodimonte, sabato, 26 settembre, alle ore 11, un nuovo appuntamento degli “Incontri Sensibili”, progetto che mette in dialogo le opere degli artisti contemporanei e la collezione storica del museo napoletano. Dopo Louise Bourgeois, Paolo La Motta e Jan Fabre, questa volta toccherà a Christiane Löhr – della quale è in apertura una mostra personale allo Studio Trisorio – entrare in contatto con il barocco napoletano di Andrea Belvedere.
Anche la Galleria Borghese di Roma partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio 2020, con un’apertura serale prevista per sabato 26 settembre, con due turni di ingresso fino alle 22, al prezzo di 1 euro. Domenica 27, inoltre, la Galleria Borghese apre i Giardini Segreti con il supporto dei volontari FAI. Il cardinale Scipione Borghese, nel primo Seicento, fece realizzare in prossimità del casino nobile – l’attuale Galleria Borghese – alcuni giardini recintati destinati alla mostra di fiori, fra cui il Giardino dell’Uccelliera e il Giardino della Meridiana. Tali giardini, il cui spazio interno era suddiviso in compartimenti delimitati da un piccolo recinto, secondo un disegno geometrico ornamentale, nascevano dall’esigenza, a quel tempo molto diffusa, di coltivare e mettere in bella mostra fioriture rare, pregiate ed esotiche, in particolar modo bulbacee e cultivar antiche risultate dalle selezioni di fioristi del Seicento. Nonostante i numerosi rimaneggiamenti subiti nel tempo i Giardini hanno conservato l’impianto seicentesco.
Attività e laboratori anche alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, tra i quali una speciale visita all’Archivio Bioiconografico e ai Fondi Storici della Galleria, a cura di Claudia Palma, un’opportunità per accedere al patrimonio archivistico del museo e al luogo in cui questo è conservato. Saranno mostrati documenti di pregio, lettere autografe, carteggi, fotografie d’epoca appartenenti a importanti figure del mondo della cultura. Tra i vari materiali d’archivio, l’ultima lettera di Eleonora Duse a Gabriele D’Annunzio, gli scatti fotografici realizzati a Napoli da Salvatore Di Giacomo, il diario della moglie di De Nittis, le lettere acquarellate di Sartorio.
E tantissimi altri sono gli appuntamenti, dalle aperture serali del Cenacolo Vinciano di Milano e del complesso medievale dell’abbazia di Pomposa, in provincia di Ferrara, alla passeggiata guidata lungo le strade di Cerignola, fino alle visite al giardino della villa medicea della Petraia, a Firenze, e al castello Piccolomini di Celano, in provincia de L’Aquila. Per il programma delle iniziative, potete dare un’occhiata qui, per gli eventi diurni di sabato e domenica, e qui, per le aperture serali.