Risalente al Basso Medioevo e considerato uno dei simboli di Massa, città che domina dall’alto di uno dei rilievi collinari rocciosi tipici della zona, il Castello Malaspina verrà riportato al suo splendore grazie a un grande progetto di restauro, al termine del quale diventerà una delle sedi nell’ambito del progetto degli Uffizi Diffusi. Ieri si è svolto l’incontro tra il Sindaco di Massa Francesco Persiani e il Direttore del museo fiorentino, Eike Schmidt, arrivato quasi a fine mandato.
«Siamo contenti di rafforzare la nostra presenza strategica sulla costa tirrenica, e di rinsaldare ancora di più le relazioni storico artistiche con questo territorio. Siamo davvero orgogliosi di portare le nostre opere negli spazi di un bene culturale prestigioso come il Castello Malaspina, che sarà presto restaurato e pronto ad accoglierle», ha dichiarato Schmidt.
Attualmente gestito dalla società cooperativa Earth e usato come carcere durante la Seconda Guerra Mondiale, il castello è sempre stato la sede dei signori di Massa e ha subito nel corso dei secoli invasioni, distruzioni e rimaneggiamenti. Se le fondamenta sono ancora più antiche, il suo nome risale al 1164: in un diploma dell’imperatore Federico Barbarossa viene attestata l’investitura di Obizzo Malaspina come signore del castello.
Ma l’area fu oggetto di continue contese fra Lucchesi, Pisani, Fiorentini e i Visconti di Milano e di vari passaggi di mano. Fra i tanti signori di Massa fu anche, nel 1315, Castruccio Castracani, nuovo signore di Lucca, al quale si deve la costruzione, più probabilmente la ricostruzione, di quello che ancora oggi è il nucleo più antico del castello: il mastio.
Il Comune sta lavorando per diventare proprietario del maniero. A questo proposito è stato inviato alla Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara il Piano di Valorizzazione che l’Ente ha predisposto per il rilancio del sito, che adesso è al vaglio della Soprintendenza stessa e del MiC.
Gli importi a carico del comune di Massa, ottenuti grazie al reperimento dei fondi del PNRR, ammonteranno complessivamente a 814mila euro, comprendente 513.772,53 di lavori, mentre gli investimenti della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara arriveranno un importo complessivo di 500.011,22 comprendente 338.700 di lavori.
Gli interventi che verranno effettuati sul Castello, individuati a seguito di un’indagine della Soprintendenza, agiranno in maniera mirata sulle decorazioni del Palazzo Rinascimentale, sulla casa marchionale, sul corpo di guardia e sul cassero medievale. Inoltre, verrà avviata una serie operazioni di massima urgenza per eliminare le situazioni di criticità del Palazzo Rinascimentale, dell’impianto di riscaldamento e di quello di illuminazione del cortile rinascimentale.
Contemporaneamente alle esecuzioni dei lavori da parte del comune di Massa, la Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, in accordo con il Ministero della Cultura, attiverà le procedure di esecuzione di un altro lotto di lavori incentrati su restauri di elementi singoli in forte degrado, come il consolidamento delle pitture interne e il restauro delle colonne dei loggiati. La durata dei lavori secondo il cronoprogramma presentato, sarà di 245 giorni.
«La massiccia entità dei lavori non comporterà la chiusura del complesso», fanno sapere dal Comune di Massa. Sarà infatti organizzato un percorso guidato che verrà modificato a seconda dell’avanzamento dei cantieri, per garantire la fruibilità di parte degli ambienti.
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