Una graziosa casa vittoriana, nei pressi di una spiaggia di ghiaia accumulata nel corso del tempo dalle correnti marine di Dungeness, nel Kent, regione affacciata sulla Manica e famosa per i suoi paesaggi, conosciuta come il giardino d’Inghilterra. E l’immagine di Prospect Cottage è conosciuta anche per il suo giardino curatissimo, meta di visitatori provenienti da tutto il mondo, rimasto praticamente uguale a come lo volle far crescere Derek Jarman, grande regista anticonvenzionale scomparso nel 1994.
La casa e il giardino sono stati amorevolmente accuditi dal compagno di Jarman, Keith Collins, fino alla morte di questi, nel 2018. E adesso che non ci sono più gli abitanti, cosa ne sarà dell’abitazione? Ora, Prospect Cottage, luogo sacro della storia di Derek Jarman e della cinematografia, potrebbe essere messa in vendita ma, per evitare di perderne la memoria, è stata lanciata una raccolta di fondi. Il termine per la raccolta è fissato al 31 marzo, per prevenire la vendita della casa e la dispersione dei suoi contenuti e della sua eredità artistica.
La campagna è stata lanciata la settimana scorsa dalla Slade School of Art, promossa da personalità della cultura e del cinema, come l’attrice Tilda Swinton, amica e collaboratrice Jarman in tanti film, come The Garden – del 1990, quando le condizioni del regista si aggravarono a causa dell’infezione dell’AIDS –, Edoardo II, Wittgenstein e Blu, suo ultimo film, girato nel 1994 e composto da un unico fotogramma in blu oltremare International Klein Blue.
Swinton ha ricordato quando, a metà anni ’80, Jarman vide la casa e scelse subuto di comprarla, «Nel giro di un paio di mesi, Derek stava togliendo le tende di chintz e aprendo il coperchio del primo barattolo di vernice con cui tinteggiare il suo nuovo regno. Quel cottage è sempre stato come un essere vivente».
Già nel 2018, prima di morire, Collins aveva confidato le sue ansie sulla sorte del Cottage alla sua amica Tacita Dean. L’artista – in prima fila anche per difendere un’altra architettura storica in Gran Bretagna, il Merz Barn di Kurt Schwitters – si è quindi rivolta a Stephen Deuchar, direttore dell’Art Fund, l’ente nazionale che si occupa della salvaguardia dei beni culturale, che ha avviato un piano per dare al cottage un futuro.
L’iniziativa coinvolge la Tate Gallery, che si occuperà di istituire un archivio dedicato a Jarman nel Prospect Cottage, e Creative Folkestone, che supervisionerà le sue cure a lungo termine, gestirà programmi di residenza e organizzerà tour per gruppi ristretti. Maria Balshaw, direttrice dei Tate art museums and galleries, ha spiegato di aver visto i film di Jarman quando era ancora adolescente: «Quei film mi hanno detto che esisteva un altro mondo e un altro modo di vedere e di pensare. Posso dire che mi hanno cambiato la vita».
Obiettivo della raccolta fondi per salvare la Prospect House di Jarman è arrivare a 3,5 milioni di sterline. Per il momento ne è stata raccolta quasi la metà: 750mila sterline donate dal National Heritage Memorial Fund, 500mila dall’Art Fund e 250mila dal Linbury Trust, agenzia che si occupa di gestire sovvenzioni per diverse cause. Rimane ancora molto da fare, però e Dean non ha nascosto le sue paure: «è un po’ terrificante». È stata creata anche una pagina di crowdfunding su Art Fund, con stampe e opere d’arte in vendita, tra cui un set di adesivi di Jeremy Deller per 25 sterline, una stampa di Michael Craig-Martin per 100 e una di Tacita Dean per mille.
Deller ha detto che il cottage ha dato una grande idea di come fosse Jarman come artista. «La parola unico è abusata ma Prospect Cottage è davvero un ambiente unico, è un edificio unico, al suo interno si possono vedere i processi di pensiero di Derek Jarman. Puoi vederci il suo lavoro ed è tutto in condizioni incredibili. Derek merita che tutto rimanga così».
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