La Cappella Rothko di Houston, chiusa nel 2019 per lavori di restauro, ristrutturazione e ampliamento del campus adiacente, riaprirà nel mese di giugno 2020. Il progetto, firmato da Architecture Research Office di New York, in collaborazione con lo studio di illuminazione George Sexton Associates, vuole accentuare il dialogo tra la conformazione dell’edificio – che negli anni ha subito diverse modifiche, non sempre indovinate – e la visione originale di Mark Rothko e John e Dominique de Menil, i fondatori della Cappella. Ma i lavori hanno interessato tutta l’area, sulla quale sorge anche un campus per l’accoglienza dei visitatori, per un investimento complessivo da 30 milioni di dollari. Tra i punti salienti degli interventi, la riconfigurazione del lucernario che illumina i dipinti di Rothko, uno degli aspetti allestitivi e fruitivi più complessi nella gestione della struttura.
Nella Cappella Rothko sono conservate 14 opere del Maestro dell’Espressionismo Astratto ed è un luogo che svolge non solo una funzione artistica ma anche spirituale, politica e sociale. Una visione già evidente durante l’istituzione della Cappella, avvenuta nel 1971, quando si prometteva di «offrire uno spazio per la celebrazione e la contemplazione ecumeniche e interreligiose, nonché per favorire l’impegno della comunità su questioni sociali critiche».
Dal 1973, la Cappella Rothko ha poi ospitato numerosi seminari finalizzati alla comprensione di argomenti come quelli della giustizia e della libertà, invitando studiosi provenienti da tutto il mondo. Dagli anni ’80, sono stati promossi diversi riconoscimenti dedicati a individui e organizzazioni impegnati nella salvaguardia dei diritti umani, come il Premio Cappella Rothko per l’impegno verso la Verità e la Libertà e il premio in onore di Oscar Romeo, Arcivescovo di San Salvador, ucciso nel 1980.
Il programma del 2020 offrirà ai visitatori un’ampia scelta di esperienze e proposte educative, nonché la possibilità di investire nella conservazione dello spazio per le generazioni future. «Mentre ci avviciniamo alla riapertura della Cappella restaurata nei mesi precedenti, abbiamo un’occasione davvero importante per celebrare tutti coloro che hanno contribuito alla costruzione, al design e alla gestione della Cappella Rothko, garantendo al contempo la loro eredità per i prossimi 50 anni e oltre», ha dichiarato Christopher Rothko, figlio di Mark Rothko, presidente della Rothko Chapel e supervisore del progetto di restauro.
«La Cappella è stata costruita con una visione che ha riunito l’arte moderna e uno spazio sacro per promuovere l’unità umana, la solidarietà, la giustizia e la pace. L’universalità di questa visione è molto rilevante per noi oggi e credo che rimarrà tale per le generazioni a venire», ha commentato Rothko.
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