Il Regno Unito e la Grecia si incontreranno ufficialmente per discutere sul potenziale rimpatrio dei marmi del Partenone. La data non è stata ancora fissata ma la proposta è partita dal Sottosegretario di Stato parlamentare per le arti, Stephen Parkinson. Lo storico accordo è stato annunciato dallâUnesco che, nellâottobre 2021, aveva inviato una raccomandazione per la restituzione al British Museum, dove le preziosissime statue di marmo pentelico si trovano dal 1816.
A portarle lontano dal suolo greco, dal 1801, fu il conte Thomas Bruce di Elgin, dopo aver ottenuto dalla Sublime Porta ottomana, che allora governava la Grecia, il permesso di prelevarle. Lâazione fu giudicata controversa anche allâepoca e la discussione sulla possibilitĂ di restituzione iniziarono praticamente subito tra gli intellettuali.
Tra gennaio e febbraio 2022, il governo greco, per mettere pressione alla Gran Bretagna, aveva riunito i frammenti dei marmi del Partenone in suo possesso al Museo dellâAcropoli che, negli stessi giorni, aveva anche firmato un accordo con il Museo Archeologico di Palermo, per il prestito pluriennale di un frammento del Fregio in possesso dellâistituzione italiana, il piede di una Dea, prestito che, ieri, è stato trasformato in restituzione permanente. Il governo della Regione Sicilia, infatti, con delibera di Giunta, ha dato il proprio consenso alla cosiddetta âsdemanializzazioneâ del bene, cioè lâatto tecnico che si rendeva necessario per la restituzione definitiva del frammento. Si tratta, nello specifico, del cosiddetto âReperto Faganâ, appartenente al fregio orientale del Partenone e raffigurante il piede di Artemide seduta in trono. Prima i reperti erano conservati al Museo Archeologico di Atene e questa nuova sistemazione, nel museo appositamente dedicato sullâAcropoli, rappresenta un gesto altamente simbolico, per mettere in evidenza le richieste di restituzione rivolte al British Museum.
Nel museo di Londra è conservata piĂš della metĂ di tutta la decorazione scultorea del Partenone: 17 statue provenienti dai due frontoni, 15 delle 92 metope raffiguranti la centauromachia, e 75 metri, a partire da un originale di 160, del fregio interno del tempio. Ma a marzo, il primo ministro Boris Johnson ha ribadito che il suo governo non ha in programma di trasportare le opere dallâInghilterra.
Dâaltra parte, secondo quanto dichiarato da Johnson e da tutti gli altri primi ministri che lo hanno preceduto, la decisione dovrebbe partire comunque dal British, che è una istituzione indipendente dal governo britannico. Di opinione diversa è Lina Mendoni, ministro della cultura della Grecia, che ha affermato che la questione, invece, è di natura intergovernativa, spostando quindi lâago della bilancia piĂš sul piatto della politica che della cultura.
E alla fine, infatti, anche grazie allâampio dibattito in materia di restituzioni di opere e reperti trafugati durante lâepoca coloniale â su tutti, il caso dei Bronzi del Benin e le politiche di apertura del Belgio â un canale di dialogo ufficiale è stato aperto e lâimpressione è che la strada intrapresa, pur se ancora lunghissima e difficoltosa, possa portare finalmente allâAcropoli.
Fino al prossimo 6 gennaio le Gallerie d'Italia Ââ Torino presentano la mostra "Antonio Biasucci. Arca", terzo capitolo del progetto…
Cala il sipario, a Torino, sulla 31esima edizione, âThe Era of Daydreamingâ. Ecco che cosa hanno comprato i collezionisti, le…
Lutto per il mondo della danza italiana: scompare prematuramente il coreografo Gennaro Cimmino, direttore artistico di KĂśrper, centro di produzione…
Al MUMAC - Museo della macchina per Caffè la storia del prodotto si intreccia a quella del design, del made…
Ad Artissima 2024, la Sala Sospesa accoglie la personale di Caroline Ricca Lee, prodotta da Fondazione OELLE: archiviazione e memoria…
In occasione del secondo atto secondo atto della mostra HM, HE, HA - in programma fino al prossimo 11 gennaio…