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Nuova acquisizione per i Musei di Bologna: arriva la collezione orientale Jones
Beni culturali
di redazione
146 oggetti e opere d’arte orientali, tra cui 68 esemplari di stampe giapponesi ukiyo-e dei secoli XVIII e XIX, realizzate da alcuni dei più noti artisti del periodo Edo, come Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige. Il Settore Musei Civici di Bologna ha acquisito un nucleo della collezione appartenuta a Norman Jones, grazie alla donazione voluta dalla figlia, Ruth, docente inglese residente a Bologna. I beni, stimati in un valore complessivo di poco più di 64mila euro, verranno conservati al Museo Civico Medievale, dove saranno oggetto di studio e catalogazione in attesa di essere esposti in una mostra prevista nel 2024.
![Drago raffigurato frontalmente con cinque dita per ogni artiglio e al centro una perla Ricami con fili d'oro e seta colorata su fondo a tinta unita Epoca Qing (1644-1911) Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/4-2.jpg)
Chi era Norman Jones
Norman Jones nacque in Africa da famiglia inglese nel 1903. Trascorse la prima giovinezza a Londra e sull’Isola di Wight, in seguito completò gli studi al St. Catherine’s College di Cambridge con la Laurea in Storia. Insegnante di scuola elementare a Harrogate, nella contea dello Yorkshire, qui morì nel 1985. Durante gli anni universitari sviluppò la passione per il collezionismo di esotici oggetti orientali, libri e fotografie, diventando assiduo frequentatore di negozi di antiquariato a Londra, Cambridge, York e Harrogate.
![Suganoya Shōko (circa 1840-1880) attr. Netsuke con scheletro che lotta con un lupo Legno scolpito Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/6.jpg)
La collezione d’arte orientale donata ai Musei di Bologna
La sua eclettica raccolta comprende tessuti, sculture, miniature, stampe, disegni e acquerelli di diversa provenienza. Insieme a un piccolo nucleo di miniature indiane del XVIII-XIX secolo, spiccano soprattutto la serie di oggetti cinesi risalenti alla dinastia Qing, come tessuti ricamati, mandarin squares, sculture, acquerelli, e quella di opere giapponesi dei secoli XVIII-XX. Quest’ultima annovera alcuni pezzi di notevole valore artistico come documentano la serie di netsuke, piccole sculture tradizionali in ambra e legno, tra cui una siglata, raffigurante la morte che assale un lupo.
![Shunkōsai Hokushū (attivo 1806-1842) L'attore Nakamura Utaemon Xilografia policroma Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/9.jpg)
![Utagawa Kuniyoshi (1798-1861) Tre personaggi del dramma Akegarasu hana no nureginu, 1851-1853 Xilografia policroma Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/10-1.jpg)
La parte più consistente della donazione è costituita da 68 esemplari di stampe giapponesi ukiyo-e dei secoli XVIII e XIX, realizzate da alcuni dei più noti e celebrati artisti del periodo Edo. Sono infatti presenti, tra le altre, opere di Kitagawa Utamaro (1753-1806), Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Toyokuni (1769-1825), UtagawaToyohiro (1773-1828), Utagawa Hiroshige (1797-1858), Kikukawa Eizan (1787-1867) e Utagawa Kuiyoshi (1798-1861). Tra gli oggetti giapponesi più singolari si segnala il bel cuscino per geisha con cassetti e oggetti quotidiani risalente alla fine del periodo Edo, corrispondente alla seconda metà del XIX secolo.
![](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/5.jpg)
![](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/7-1.jpg)
«La donazione di questa pregevole collezione, dovuta alla sensibile generosità di Ruth Jones, incrementa il patrimonio culturale del Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo Civico Medievale in sono conservati i 146 oggetti e opere d’arte donati che saranno studiati (anche grazie alla collaborazione del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale), catalogati, esposti e valorizzati per consentirne la più ampia fruizione a studiosi e visitatori e la condivisione con tutte le tipologie di pubblico», ha commentato Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna.
![Pittura raffigurante l'eroina leggendaria Mu Guyin Epoca Qing (1644-1911) Inchiostro e colori su carta Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica](https://www.exibart.com/repository/media/2023/05/1-3.jpg)