Dopo la campagna di restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata di Francia in Italia e dell’École française de Rome, avviata nel 2021, l’École française de Rome e la Soprintendenza speciale per l’archeologia, le belle arti e i paesaggi di Roma, insieme alla stessa Ambasciata, annunciano la terza fase dei lavori che permetterà di ripristinare la bellezza originale dei materiali usati da quattro illustri architetti: il Sangallo, Michelangelo, il Vignola e Della Porta.
Il nuovo ciclo di lavori è iniziato a febbraio, concentrandosi sulla manutenzione della facciata principale che dà su Piazza Farnese, sulla revisione degli infissi, nonché sul restauro delle coperture. Con i lavori che verranno completati per i 150 anni dell’insediamento dell’Ambasciata e dell’École française de Rome, nel 2025, evento per il quale Palazzo Farnese ritroverà lo splendore originario, come spiega Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, sottolineando quanto siano “significativi l’investimento e l’impegno della Francia nel preservare il Patrimonio culturale”. Questi lavori di restauro sono quindi l’occasione per l’Ambasciata di Francia in Italia e l’École française de Rome di mettere in luce il patrimonio storico e artistico di Palazzo Farnese. Per questo, vari artisti e ricercatori sono invitati a portare il loro contributo per la conoscenza e l’appropriazione di questo patrimonio unico. Online o in situ, ci fanno scoprire il palazzo sotto una luce nuova, partecipano alla diffusione dei saperi attorno a questo monumento eccezionale, presentano le scoperte fatte durante i lavori e svelano il ‘’dietro le quinte’’ di un cantiere di restauro, solitamente chiusi al pubblico. Durante tutta la campagna di restauro, diversi artisti saranno invitati ad operare direttamente sulle palizzate del cantiere per proporre al pubblico una rilettura contemporanea di Palazzo Farnese e delle opere che hanno preso parte alla sua storia. Il costo dei lavori ammonta complessivamente a 5,6 milioni di euro, cofinanziati dai ministeri francesi dell’Europa e degli Affari esteri, e dell’Insegnamento superiore e della Ricerca.
Dal XVII secolo, si sono susseguite varie campagne di restauro a Palazzo Farnese. Quella che ha avuto per inizio nel 2021 si colloca nella continuità e vuole proseguire gli interventi precedenti, in particolare quello realizzato in occasione del Giubileo dell’anno 2000. Le scelte sono state eseguite nel rispetto dei principi italiani per il restauro dei monumenti storici, secondo i quali il materiale viene considerato come un’informazione di prim’ordine e da preservare. Più in dettaglio, i lavori riguardano la pulizia dell’intonaco, il consolidamento delle pietre, e la revisione della copertura in tegole antiche. Un importante lavoro viene anche svolto sugli infissi sostituiti per ripristinare, così come è già stato fatto sulle due facciate che danno su Piazza Farnese e su via Giulia, i disegni originali degli infissi del XVI secolo. Il restauro del travertino e del paramento in mattoni si svolge contemporaneamente alla ripresa delle coperture in tegole “alla romana”. Per quanto riguarda il colore delle facciate, viene ripristinato tramite una patina di armonizzazione che permetterà di attenuare l’eccessivo contrasto tra la facciata restaurata di Piazza Farnese e le facciate laterali. Un campionamento e vari prelievi sono effettuati per appurare scientificamente la composizione dei mortai e degli intonaci originali, ciò nell’intento di avvicinarsi al meglio all’opera originale.
Il restauro delle facciate e del tetto di Palazzo Farnese, come spiegato in premessa, è stato suddiviso in quattro fasi successive il cui svolgimento è previsto su quattro anni: la prima fase è cominciata a marzo 2021 ed è stata dedicata al restauro della facciata di via dei Farnesi, degli infissi nonché delle coperture sui versanti di quella facciata. La seconda fase è stata dedicata al restauro delle facciate, degli infissi, nonché delle coperture sui versanti di via del Mascherone. La terza fase, che ha avuto inizio a fine febbraio 2024, sarà dedicata alla manutenzione della facciata principale che dà su Piazza Farnese, alla revisione degli infissi, nonché al restauro delle coperture. Infine, la quarta fase si concentrerà sul restauro dei tetti di via Giulia e del muro di cinta del giardino, nonché delle coperture sui versanti di via Giulia. Ma il progetto del restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese era nato già nel 2017. La committenza dei lavori, l’Ambasciata di Francia e l’École française de Rome, hanno promosso il progetto attraverso il dialogo costante con le amministrazioni locali. La committenza dei lavori è il service des travaux et bâtiments français en Italie (STBI). Essa è assicurata dall’agenzia di Pierre-Antoine Gatier, Capo Architetto dei Monumenti Storici e Ispettore generale dei Monumenti Storici. Per garantire la conformità delle strategie di restauro, un comitato scientifico composto di esperti francesi e italiani si è riunito in varie occasioni – nel 2018, due volte nel 2019 e infine nel 2020. Il restauro è monitorato scientificamente dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.
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