Si inizia a delineare la strategia che porterà a Procida Capitale della Cultura 2022: è stata infatti firmata una convenzione tra l’amministrazione di Bacoli e SCABEC Spa, società in house fondata dalla Regione Campania nel 2002 e impegnata nella valorizzazione e promozione dei beni culturali regionali. Come ci ha anticipato Giuseppe Ariano, Direttore Marketing & Comunicazione di Scabec – che, tra gli ultimi progetti, ha curato il piano di comunicazione di Procida 2022 – il Comune della città metropolitana di Napoli sarà infatti coinvolto in prima linea, nell’organizzazione del ricco programma di eventi.
«Per la candidatura, Procida non ha corso da sola ma come naturale estensione dei Campi Flegrei», ci ha raccontato Ariano (l’intervista completa sarà pubblicata nel nostro prossimo numero onpaper, il 111, di imminente pubblicazione). «Scabec sta infatti lavorando alla valorizzazione di un’area ancora poco conosciuta al turismo nazionale e internazionale ma incredibilmente importante, dal punto di vista sia paesaggistico e naturalistico, che storico e culturale. In quest’area, le persone vivono 365 giorni all’anno e non può essere considerata solo come una meta turistica. Quindi, il nostro sforzo è rivolto non solo al pubblico esterno ma anche al territorio stesso», ha continuato Ariano.
«Abbiamo operato in sinergia con il Comune di Bacoli, portando il nostro Know-How nella comunicazione, per far in modo che Procida Capitale della Cultura 2022 potesse abbracciare l’intero territorio e il sistema ha risposto, in termini di coinvolgimento digitale, in maniera molto convinta», ha concluso Ariano. Grazie all’apporto di Scabec, infatti, sarà realizzato un sito online dedicato al turismo e alla cultura del Comune di Bacoli, includendo la rete locale dei servizi e degli operatori turistici.
«Con Scabec spa si apre la possibilità di realizzare un progetto di promozione del territorio di Bacoli e delle sue bellezze, oltre che della natura “esperienziale” dei viaggi nell’area flegrea, attraverso la produzione di contenuti e strumenti per la promozione turistica, cartacei o attraverso l’implementazione di portali web, app e altri dispositivi informatici di promozione turistica», hanno dichiarato dal Comune di Bacoli che, negli ultimi anni, anche grazie all’impegno del sindaco Josi Gerardo Della Ragione, sta lavorando senza sosta per ripristinare l’integrità paesaggistica e naturalistica di un’area di enorme rilevanza storica, oltre che di grande suggestione.
In particolare, il progetto di valorizzazione firmato con Scabec, intende contribuire positivamente all’immagine turistica e al prestigio culturale del Parco Borbonico del Fusaro, riserva di caccia e pesca della dinastia monarchica. Qui, a ridosso del Lago del Fusaro, sorge anche la cosiddetta Casina Vanvitelliana, prima Casino Reale di Caccia e poi residenza per ospiti illustri, da Francesco II d’Asburgo-Lorena a Gioachino Rossini, fino al Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Progettata da Luigi Vanvitelli, la Casina è considerata tra le più raffinate produzioni settecentesche, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l’uno alla sommità dell’altro, con un lungo pontile in legno che la collega alla sponda del lago.
Ma l’area presenta anche importantissime evidenze archeologiche, molte delle quali riunite nel complesso del Parco dei Campi Flegrei, sito autonomo del MIBACT, che comprende tesori come il Tempio di Apollo e l’Antro della Sibilla, a Cuma, e la Tomba di Agrippina, ancora a Bacoli. Insomma, di cose da vedere ce ne saranno tante e, soprattutto, diffuse, visto che, come recita il claim di Procida 2022, “La cultura non isola”.
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