Quando si dice l’uomo giusto al posto giusto, nel momento giusto. In questo caso, si tratta di due carabinieri della sezione archeologia del Comando Tutela del Patrimonio Culturale che, durante una vacanza a Bruxelles, si sono imbattuti per caso nella vetrina di un antiquario a Sablon, quartiere del centro di Bruxelles famoso anche per i suoi negozi d’arte e antiquariato, rimanendo “colpiti” da una statua romana in marmo rappresentante un togatus, cioè un uomo vestito con la toga, l’indumento che caratterizzava e distingueva il cives, il cittadino romano.
I due militari hanno immediatamente riconosciuto una serie di indizi riconducibili all’utilizzo improprio di attrezzi da scavo e, insospettiti, hanno fotografato accuratamente la statua in marmo. Al ritorno in Italia, il confronto tra le immagini della scultura di Bruxelles e quelle conservate nella Banca Dati Leonardo, l’ampio database dei beni culturali trafugati, ha dimostrato il misfatto, confermando la provenienza illecita: la statua corrispondeva a quella trafugata nel novembre 2011 dal parco di villa Marini Dettina, a Roma, risalente al I secolo a.C..
Immediata la disposizione del sequestro a seguito di un ordine di indagine europeo emesso dalla Procura della Repubblica di Roma e accolto dalle autorità del Belgio. La statua, che secondo le stime degli investigatori avrebbe un valore di circa 100mila euro, è stata riportata in Italia nel febbraio 2021 e le indagini, svolte in collaborazione con Direction Generale de l’Inspection Economique du SPF Economie del Belgio, hanno fatto emergere un traffico internazionale di beni culturali, la cui filiera risalirebbe a un commerciante italiano che agiva sotto falso nome. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Roma per ricettazione ed esportazione illecita.
E ancora un altro caso è stato risolto dai Carabinieri del Comando Patrimonio Culturale che, proprio pochi giorni fa, hanno ritrovato un dipinto a olio del Seicento, attribuito a Nicolas Poussin e trafugato in Francia nel 1944 durante l’occupazione dei nazisti. L’opera, di grande formato e intitolata Loth avec ses deux filles lui servant à boire, è stata rintracciata a Padova, nell’abitazione di un antiquario di Milano, ed è stata restituita ai legittimi proprietari.
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