17 settembre 2003

biennale 2003 – padiglione olanda We are the word Venezia, Giardini di Castello

 
“Noi siamo il mondo” recita la celebre canzone. E l’Olanda sulla falsariga di quelle note, riprende il discorso. “There comes a time when we need a certain call, when the world must come together as one…”

di

Due anni fa l’eleganza della May Post invadeva il padiglione olandese in un silenzio algido. Quest’anno la scelta del commissario olandese Rein Wolf è ricaduta su cinque artisti di diversa provenienza culturale ma da tempo attivi in Olanda: Carlos Amorales, Alicia Framis, Meschac Gaba, Jeanne van Heeswijk ed Erik van Lieshout, che si sono confrontati su un territorio complesso ed instabile quale l’equilibrio culturale di una delle nazioni più all’avanguardia d’Europa, crogiuolo multietnico e multiculturale, vittima, suo malgrado, del suo stesso sistema aperto e tollerante.
Il discorso sull’identità culturale olandese, sulle radici e le forze che ne regolano l’andamento è affidato al titolo dell’intramontabile successo pop scritto da Michael Padiglione Olanda - Gaba Jackson e Lionel Richie nel 1985: We are the word, Noi siamo il mondo. Al di là del messaggio international-popolare del celebre motivetto, il significato della scelta è abbastanza chiaro: ognuno di noi fa parte del mondo o almeno vorrebbe.
Gli artisti selezionati hanno “scelto” di portare all’interno di uno spazio sociale collettivo la “propria” realtà che proviene dalle origini individuali, dalla storia dei propri paesi. Come Carlos Amorales (Mexico City, 1970), che ha allestito all’interno dell’edificio una vera e propria mini-fabbrica di scarpe, le maquiladoras, prodotte a basso costo in Messico per il mercato americano. In questo caso lo stesso pubblico è invitato ad improvvisarsi “lavoratore”, realizzando le scarpe con i cartamodelli messi a disposizione ed innescando l’ambiguo ragionamento sulla passività del consumo dell’oggetto artistico in quanto “prodotto”. Altro interessante lavoro si è rivelato Anti-dog di Alicia Framis (Barcellona, 1967) basato sulla tragica piaga della violenza (razzista, sessuale, fisica e psicologica) esercitata sulle donne di colore e vissuta in prima persona dall’artista nel Marzahn, quartiere di Berlino. La Framis realizza, grazie al contributo di importanti stilisti di moda, dei veri e propri abiti da difesa (la collezione al momento conta circa 23 capi) che ha mostrato in varie parti d’Europa tra cui la Paris Fashion Week.
Alla fin troppo complessa installazione della van Heeswijk (Olanda, 1965) -che richiede anch’essa il supporto dello spettatore- fa da contraltare il festoso ginger-bar a forma di barca ideato da Meschac Gaba (Benin, 1961).biennale 2003 - padiglione olanda All’esterno del padiglione, in un cinema da baraccopoli, felice e studiatissima improvvisazione di assi legno e teli di stoffa colorata, si trova il video di Erik van Lieshout (Olanda, 1986). Girato nella downtown di Rotterdam, il lavoro mostra i segni della cultura di strada, regolata dalle sue leggi interne, che ruotano intorno ai comuni temi dell’esistenza come l’amore, l’omosessualità, la droga ed il denaro. Un video violento e poetico allo stesso tempo, legato dal ritmo trascinante della musica hip hop. Il motto di questo padiglione recita We Are The World è un’affermazione artistica che si batte per le qualità di una società multiculturale. Certo, il tutto potrebbe sembrarci a prima vista un po’ confuso ma, come recita la canzone: “…well well well, let’s realize that a change can only come, when we stand together as one”.

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Padiglione Olandese. Commissario: Rein Wolfs. Artisti: Carlos Amorales, Alicia Framis, Meschac Gaba, Jeanne van Heeswijk ed Erik van Lieshout.
50. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Fino al 2 novembre 2003.
Informazioni. Call Center 199.199.100. Informazioni Didattica/Gruppi/Arte&dal vivo: Ufficio Gruppi, tel. 041-2728397, fax 041- 5218825, infogruppi@labiennale.org www.labiennale.org
Biglietti. Sedi espositive Giardini/Arsenale/Museo Correr: intero, tre sedi € 18, due sedi € 13, una sede € 10; ridotto tre sedi € 15, due sedi € 11, una sede € 9; ridotto giovani,tre sedi € 12, due sedi € 9, una sede € 8; gratuito fino a 6 anni e accompagnatori invalidi. Biglietterie (orario) sedi esposizione: ingresso Giardini, Arsenale, Museo Correr (fino a 45 min. prima della chiusura). Permanent Pass (personale) € 50, dà diritto, oltre ad un numero illimitato di accessi alle tre sedi dell’Esposizione, al biglietto ridotto per gli spettacoli dei Festival di Danza, Musica, Teatro. Formula “family”(2 adulti e 2 ragazzi under 14) tre sedi € 46, due sedi € 34, una sede € 22. Gruppi: gruppi adulti tre sedi € 15, due sedi € 11, una sede € 7; gruppi studenti, tre sedi € 11, due sedi € 8, una sede € 5 minimo 10 persone / prenotazione obbligatoria.
Prenotazioni. Prenotazioni telefoniche e informazioni biglietteria Call Center 199.199.100, prenotazione con bonifico bancario, vaglia postale e carta di credito, (diritto di prevendita € 1), prenotazioni dall’estero +39 041 5221317, prenotazioni con carta di credito, (diritto di prevendita € 1).


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