Categorie: blabla arte

Beato chi c’era (ad ascoltare Letizia Battaglia) | |

di - 13 Luglio 2016

81 anni di entusiasmo, di voglia di fare, di passione, di
coscienza civica. Letizia Battaglia, fotografa palermitana, ha raccontato un
po’ della sua vita qualche sera fa a Villa Medici, a Roma. Prima un interessante
documentario su di lei, sugli anni complessi del suo lavoro a Palermo, dei
tanti scatti di omicidi, di morti  -periodo
nero palermitano- , poi un incontro di oltre due ore con lei, che ha tenuto
banco manco fosse una ragazzina. Un temperamento da fare invidia a molti,
parole su parole, a raccontare il suo lavoro, a ribadire che lei ha fotografato
la mafia, ma che non è la fotografa della mafia.

Una sala piena di gente ad ascoltare le sue parole, a
sentire discorsi di una donna che è stata coraggiosa nella vita, che ha deciso
di separarsi dal marito con tre figlie, e di cominciare una nuova vita
indipendente a quarant’anni, quando separarsi- parliamo degli anni settanta-
non era poi così facile. Un percorso lavorativo duro, difficile, in principio
come giornalista e poi come fotografa, con la macchina fotografica sempre in
mano, pronta a raccogliere volti espressioni sguardi. Spesso di donne. Ci tiene
a dire che lei non è lesbica, che ha molto amato gli uomini, e che però le
espressioni dei volti delle donne, delle bimbe, hanno qualcosa di diverso, di
più profondo rispetto a quelle dei maschi, degli uomini. Una poetessa della macchina,
che se fosse nata e vissuta altrove adesso avrebbe lo stesso successo mediatico
di Cartier- Bresson, ed invece a lei solo quest’anno la sua città di nascita è
riuscita a dedicare una mostra, dal titolo Anthologia, in corso allo ZAC, a
Palermo, fino all’8 maggio, supportata da un meraviglioso catalogo edito da
Drago. Un catalogo in cui si rileggono tutte le eco delle sue emozioni durante
gli scatti, dove nello sguardo dei fotografati si legge lo sguardo di Letizia,
dove nella caducità dei corpi leggiamo anche quella delle anime. Per anni si è
appassionata di politica, una cosa forse inevitabile se scegli di vivere a Palermo
in anni così profondamente significativi, e per un certo periodo di tempo  la politica è diventata anche il suo lavoro,
tentando in ogni modo di riportare la legalità laddove appariva ed appare
lontana.

Anche questo ha raccontato, e anche di quando Leoluca
Orlando, sindaco di Palermo, le ha promesso di lasciarle un padiglione della
Zisa per aprire un Centro Internazionale per la Fotografia. La Battaglia, mai
nome fu appropriato, ancora non ha avuto il suo padiglione, ma ha giurato davanti
a tutti i presenti in sala che se per la fine della sua mostra, non avrà il suo
bel luogo, prenderà una brandina pieghevole e lo occuperà. E lo farà, statene
certi.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Verso di te: l’installazione di Bianco-Valente al Parco di Miramare

Towards You è l'installazione site-specific di Bianco-Valente che apre la rassegna Miramare Contemporanea: una riflessione profonda sul rapporto tra l’uomo…

6 Ottobre 2024 10:16
  • Progetti e iniziative

Mart e Fondazione Rovati insieme per una doppia mostra su Etruschi e contemporanei. Annunciato il programma

Dal Mart di Rovereto alla Fondazione Luigi Rovati di Milano, una doppia esposizione celebra l'influenza dell’antica civiltà etrusca sull’arte moderna…

6 Ottobre 2024 10:10
  • Mostre

“Shahzia Sikander: Collective Behavior”: la mostra, raccontata dall’artista

A Venezia, presso Palazzo Soranzo Van Axel, fino al prossimo 20 ottobre è visitabile una grande personale dedicata a Shahzia…

6 Ottobre 2024 0:02
  • Mostre

La scultura e le molteplici configurazioni del possibile. Arcangelo Sassolino a Lugano

No Flowers without contradiction: alla Repetto Gallery le opere di Arcangelo Sassolino, tra stadi di fragilità e precarietà, tracciano nuove…

5 Ottobre 2024 18:30
  • Mercato

Da Blindarte è il tempo della raccolta

La casa d’aste Blindarte dà il via a una nuova fase di valutazione delle opere e delle collezioni. Andranno in…

5 Ottobre 2024 17:12
  • Fotografia

Fotografia e Femminismi, dagli anni ’70 a oggi: la mostra alla Fondazione Sabe

Viaggio visivo tra generazioni di artiste, per esplorare identità di genere, stereotipi e censure sociali in Italia: alla Fondazione Sabe…

5 Ottobre 2024 14:10