Categorie: blabla arte

Quella meraviglia chiamata Villa Massimo (a Roma)

di - 13 Luglio 2016

Da molti anni oramai a giugno a Roma c’è la festa di Villa Massimo. È un must, una ricorrenza, un punto fisso dove reincontrarsi prima dell’estate, dove un flusso sempre più numeroso di gente si saluta, si rilassa, beve chiacchiera. Ma Villa Massimo non è solo questo, e anzi negli anni sta diventando sempre di più un punto fermo della capitale. L’occasione della festa d’estate è quella di aprire gli studi degli artisti che vengono in residenza a Roma per sei mesi, per vedere ciò che stanno producendo, per fare quattro chiacchiere con loro.

Quest’anno la festa non c’è stata. E devo dire la verità un po’ tutti ci chiedevamo come mai. Spiegato l’arcano: la Villa è in fase di ristrutturazione, ci si rinfresca, si mettono in sicurezza alcuni edifici e ci si prepara per il nuovo anno. Grazie a questa temporanea chiusura la villa ha adeguato i suoi sei mesi di residenza con le altre istituzioni straniere, facendo prendere l’avvio a settembre. E così eccoci con il nuovo programma, che vede moltissime occasioni per godere di quello spazio, per assaporare gusti e tradizioni tedesche, e per godere di un luogo così magico. Talmente magico che il direttore, un lungimirante uomo che mi sembra stia facendo grandi cose, vuole che diventi sempre di più un luogo di tutti, aperto e in continuo dialogo con la città di Roma ed i suoi cittadini.

Dicevamo dell’inizio delle residenze a settembre. Si parte dunque nel mese in cui tutto inizia, il mese che per me, per esempio è ben più significativo di gennaio. Il mese delle grandi promesse, delle speranze. Villa Massimo ci abitua subito bene, perché come tradizione inaugura la sua stagione con l’Electric Campfire, che è alla sua nona edizione alla Villa. Poi ci sarà il via alle residenze, e gli artisti, visivi ma anche architetti scrittori e musicisti ogni anno sembrano essere sempre più interessanti. Il 27 ottobre sarà invece la prima data utile per vedere ciò che stanno producendo in questi studi romani, ristrutturati anch’essi per l’occasione. Insomma a stare lì a sentire tutte le opportunità che hanno questi artisti, che non devono essere necessariamente tedeschi, bensì risiedere da cinque anni in Germania, ci si morde le mani pensando a tutto ciò che per gli italiani non viene fatto all’estero!

Articoli recenti

  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30