Un modo originale per ripercorre la storia del pensiero liberale mel mondo occidentale. Cinque atti tra un prologo e un epilogo:
I. Dal giusnaturalismo moderno al liberalismo classico ( percorso che tocca grandi nomi tra cui Erasmo da Rotterdam, Spinoza e Locke).
II. The Natural Right Republic: alle origini degli Stati Uniti d’America (Dalla Costituzione di Philadelphia al Bill of Right, fino all’immagine dell’America dal punto di vista di Toquiville).
III. L’Europa dai Lumi all’epoca Romantica ( con Montesquieu, Hume, la metafisica della libertà di Kant per concludere con l’Italia di Cavour)
IV. Il liberalismo nell’età del trionfo dello Stato (Einaudi, Croce e Raymond Aron)
V. La rinascita liberale fra Vienna e Chicago ( Popper, Hayek , Martin Luther King, concludendo con l’attenzione al ruolo delle nuove tecnologie).
Il liberalismo non vuole essere trattato come un’ideologia, è un’idea, un’idea che si materializza nei fatti e documenti della civiltà umana, e deve esssere analizzata storicamente e filologicamente.
Essa vuole essere uno stimolo a ragionare sull’attualità e a chiedersi se c’è un liberalismo oggi o se queste idee vengono, a volte, strumentalizzate.
L’esposizione sarà inaugurata da una giornata densa di impegni, sabato 11 Novembre. Alle 9.30, in Sala Farnese (Palazzo d’Accursio) si aprono i lavori di un convegno su Marco Minghetti. Grande pensatore liberale dimenticato negli ultimi anni e riscoperto come l’adeguato sucessore di Cavour. Tante le opere che bisogna ricoscergli: sull’economia e la morale, sul rapporto tra Stato e Chiesa, sulla sua relazione con la destra, tutti temi che verranno trattati durante la mattinata dell’11. Nel pomeriggio le attività continueranno alle 16.00 con la presentazione del libro di Giuliano Cazzola “Il bene Amato 1992-2000: grandezze e miseria di due governi a confronto”, in cui l’uomo politico è visto attraverso gli occhi di un caro amico.
La giornata si concluderà con l’inaugurazione della mostra “Il cammino della libertà”.
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