09 agosto 2000

Dal 19.VII al 17.IX.2000 Un enigma bolognese. Le molte vite di Aelia Laelia Crispis Bologna, Museo Civico Medievale

 
Continua la riscoperta di “Bologna nella storia” nell’ambito di "Bologna Città Europea della Cultura del 2000". L’attenzione è puntata sulla famosa "Pietra di Bologna", una falsa iscrizione funeraria romana dedicata dall’immaginario Lucius Agatho Priscus ad una misteriosa Aelia Laelia Crispis "né uomo né donna né androgino, né fanciulla né giovane né vecchia…"...

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Il Comitato Bologna 2000 ed i Musei Civici d’Arte Antica hanno organizzato una mostra sulla “Pietra di Bologna”, una falsa iscrizione funeraria romana dedicata dall’immaginario Lucius Agatho Priscus ad una misteriosa Aelia Laelia Crispis “né uomo né donna né androgino, né fanciulla né giovane né vecchia…”. Teatro dell’esposizione è il Museo civico medievale di Bologna.
La mostra comprende materiale relativo alla lapide, conservato all’Archiginnasio, e approfondimenti sulle vite di Laelia Crispis. E’ l’inizio di una riflessione che proseguirà il 2 dicembre con un convegno tenuto da Umberto Eco e Paolo Fabbri e organizzato dall’Associazione Carlo Cesare Malvasia, dal titolo “Aelia Laelia Crispis. Un mistero che dura da un millennio” (Oratorio San Filippo Neri). L’iniziativa prevede anche la pubblicazione della riedizione del testo Alia Laelia Crispis e di racconti ispirati dal mistero dell’iscrizione.
museo medievaleLa storia dell’iscrizione comincia nel sedicesimo secolo, quando Gran Maestro dei Cavalieri Gaudenti Achille Volta ne ordina la fabbricazione. Divenuta illeggibile, fu copiata per volontà del nipote di Volta durante il secolo diciassettesimo. La vita della lapide è quindi segnata da numerose vicissitudini a cui riesce a sopravvivere fino ad arrivare alla sua tranquilla sede attuale nel Lapidario del museo civico medievale.
La quiete e la solidità che la “Pietra di Bologna” esteriormente emana, in realtà nascondono un fremito di dubbi e una commistione di verità. Da secoli studiosi, letterati e uomini comuni propongono la loro interpretazione. Da Emanuele Tesauro, a Water Scott e Gerard de Nerval, nessuno la fa passare sotto silenzio. Formula magica, gioco, scherzo o vuoto gioco di parole. Di certo noi non possiamo dare la risposta, ma di certo il visitatore non potrà resistere ad abbracciare un’ipotesi e pensare che sia verità.




”Un enigma bolognese. Le molte vite di Aelia Laelia Crispis.” Museo Civico Medievale, via Manzoni 4, Bologna. Dal 19 luglio al 17 settembre 2000. Orario: lunedì-venerdì 9.00-14.00;sabato e festivi 9.00-13.00, 15.30-19.00. Chiuso martedì, Natale e Capodanno. Biglietto: mostra visitabile con il biglietto di ingresso al museo (interi L.8.000, ridotti L.4000, gratuito fino ai 14 anni).
Informazioni: tel. 203930/204111. E-mail:MuseiCivici@comune.bologna.it
Catalogo : a cura di Franco Baccelli, Costa, 2000 (costo £ 5.000).





In rete:
www.bologna2000.it
Musei Civici




Marta Severo

[exibart]

1 commento

  1. sono molto contenta che sia venuto alla luce questo enigma,ma vorrei sapere.
    ” gli affiliati del circolo Malvasia sanno
    molto di più? e desiderano avere nuovi adepti? ” grazie

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