“Trends: Milano” offre un essenziale e a tratti minimalista riflessione che ci colpisce sopratutto come antidoto al traffico caotico e rumoroso in cui si trova la Salara.
La mostra che si svolge in due sale ci propone uno spaccato del “trend” o meglio delle tendenza, dell’arte contemporanea milanese attraverso forme che diventano quelle di “ready made” elaborati,foto,installazioni e video.Uso i plurali ma in realtà vengono proposti uno o al massimo due esempi per ogni categoria.
Nella prima sala,la più essenziale e minimalista,troviamo una serie di due foto di Carlo Benvenuto.La serie colpisce per la delicatezza con cui bicchieri colmi d’acqua riescono ad essere protagonisti discreti
trasmettendo un misto di armonia e inquietudine.
Intanto in tutta la sala si disperde un suono proveniente dall’istallazione di Davide Bertocchi che con la sua performance ci pone in un disarmante stato di black out ponendoci al centro di quattro amplificatori che trasmettono una sola ma intensa frequenza.
Interessante nella sua plasticità anche la “scultura” di Loris Cecchini che rilegge il “ready made”, presentandolo in una gomma che squaglia e appiattisce il tutto in maniera spettacolare.
Nella sala inferiore della Salara Ottonella Mocellin, Nicola Pellegrini e Susanna Scarpo si confrontano con la video installazione. La Mocellin in “Let me take you down the corridors of my life” riesce a creare un’atmosfera
coinvolgente e poetica offrendoci ,con l’ausilio del video e di una voce registrata, una riflessione sull’esistenza vista come un percorso ciclico sotto i portici affollati delle nostre città.
Pellegrini in “SopravVivere” indaga il perverso rapporto che milioni di persone instaurano con la soap televisiva, che in questo caso e rappresentata da “Vivere” (Canale5).
Nonostante vengano proposte solamente una decina di performance la mostra risulta essere coinvolgente e piacevole sopratutto nella visita della seconda sala.
Inoltre può essere significativo che fra tendenze e
orientamenti non vengano presentate interventi legati alle nuove tecnologie “virtuali” forse ancora troppo costose e poco diffuse.
In generale le mostre “Trends”, legate alle principali città italiane,(la prossima sarà Torino) sono sicuramente all’interno di Bologna2000 un’interessante vetrina e punto di vista sulle tendenze dell’arte contemporanea.
Enrico Morsiani
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