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Dal 30 gennaio Villa Impero diventa spazio per esposizioni artistiche. Le sue stanze in uno stile neoclassico ospitano fin al 29 aprile cento fotografie dei cento più importanti artisti del secolo che si è appena concluso. Noi visitatori suddivisi in piccoli gruppi, siamo guidati da personale esperto lungo un percorso che ci fa rivivere in senso cronologico la storia della fotografia.
L’inesperto può scoprire e apprezzare questo universo che rivela infinite potenzialità artistiche, mentre i più esperti possono godere dell’opportunità di fruire di un enorme numero di capolavori del ‘900 riuniti eccezionalmente in questa mostra.
Le prime due sale ci introducono nella fotografia intesa come arte. Questa tecnica trova le sue origini già nel 1839, ma solo agli inizi del ‘900 con la corrente del pittorealismo rivendica un’identità artistica. A partire da questo momento la fotografia cerca di studiare se stessa. Da tale riflessione si sviluppano due filoni che rimarranno costanti durante tutti i cento anni, a volte emergendo prepotentemente, a volte scorrendo lungo vie sotterranee: la foto diretta americana, cioè arte totalmente creativa che non ‘ri-produce’, ma produce la realtà; la foto sociale che punta l’obbiettivo su soggetti e problemi concreti, analizzandoli e intervenendo nella loro soluzione. La fotografia è, fin dagli anni ’20, sperimentazione avvicinandosi a diverse avanguardie come Futurismo (Bragagli), Costruttivismo (Lissinskj) e Surrealismo (Man Ray). Essa si avvicina alle altre arti, ne preleva i mezzi, decostruendoli e poi contestualizzandoli in modo ironico.
Nelle sale successive entriamo negli anno ’30-’40. La fotografia diventa protagonista dei giornali, che con l’andare del tempo minacceranno l’integrità dei lavori degli artisti con tagli insensati o titoli incoerenti. Compaiono i primi segni delle tendenze che si svilupperanno negli anni ’50. Modelle eleganti in pose seducenti sono impresse sulla pellicola dei fotografi di moda. Contemporaneamente l’attenzione di alcuni si sposta sull’ambiente, visualizzato con la massima nitidezza dal movimento F64 (Adams).
‘Il fotografo è ladro d’immagini’ (Paresson) ruba quell’istante che coglie l’alterità e ce lo regala in eterno. Attraverso le sale conosciamo personalità, assistiamo a storie e veniamo introdotti in diversi luoghi. In tutti i casi e in tutte le epoche veniamo a contatto con persone, con gli artisti che strutturano le opere attraverso la loro visione della vita e dell’arte. Anche la Pop Art e le nuove tendenze degli anni ’80 e ’90 ci vogliono provocare, collegandosi in vario modo al movimento New Dada, ma ci trasmettono significati. Foto irrealistiche, sì a volte un po’ kitch, materializzano il tormento post moderno, la realtà effimera e gli infiniti contrasti di un millennio che finisce e di uno che comincia.
Il 2000 comincia con una riflessione sulla fotografia come arte a tutti gli effetti che proprio nella sua diffusione quotidiana trova un essenza di sublimità.
CATALOGO
Nel catalogo, edito da Photology, le 100 opere riprodotte sono accompagnate da altrettanti testi di commento realizzati da scrittori, esponenti del mondo della cultura e della critica d’arte.
Prezzo al pubblico L. 89.000
ORARIO
Da mar. a sab. dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 20.00
Chiuso: domenica e lunedì
L’accesso alla mostra è possibile solo tramite visita giudate nei seguenti scaglioni: dalle 11.00 alle 12.30 – dalle 12.30 alle 14.00 – dalle 15.30 alle 17.00 – dalle 17.00 alle 18.30 – dalle 18.30 alle 20.00
è obblibatoria la prenotazione
INGRESSO
L. 25.000 intero
L. 15.000 ridotto (studenti di età inferiore ai 19 anni, Universitari con tessera, possessori di Carta Argento)
Ingresso gratuito per i bambini sino ai 6 anni
Stampa: ingresso gratuito con accredito via fax
Ritiro biglietti: Merceses Benz Spot, via Farini 30
INFORMAZIONI
Photology
http://www.photology.com
E.mail : photology@photology.com
PRENOTAZIONI
Photology – tel.02/ 654284
Dal mar. al sab dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Info point: WP Store – via Clavature, 4
I gruppi con più di 20 persone (scuole, università , aziende, associazioni culturali) potranno usufruire di visite in esclusiva con particolari sconti sul biglietto d’ingresso e sul catalogo
Marta Severo
[exibart]
Con la presente, le comunico che sono sprovvisto di posta elettronica. Le chiedo se è disponibile il catalogo e relativo costo. Queste informazioni, oltre ad ulteriori informazioni su mostre fotografiche per tutto l’anno, gradirei che mi fossero comunicate al mio indirizzo: Bocchia Francesco Via Zanguidi,22 43100 -Parma- Distinti saluti.