Troviamo un Andy Warhol più o meno noto. Ci danno il benvenuto le tradizionali scatole Campbell’s e il volto seducente di Marilyn Monroe, ma possiamo anche scoprire un inedito Warhol che si misura con immagini di animali e del far West.
Il protagonista è sempre lo stesso in modo più o meno diretto: il mondo americano è messo in scena. L’oggetto di consumo si fa opera d’arte: scatole di sapone diventano sculture, contenitori di zuppe riempiono quadri. America vuol dire consumismo e materialismo, ma non solo: è anche luogo di contrasti sociali, culturali e politici.
L’ “essere” (la realtà percepita dall’artista) è quella del “ben essere”, della ricchezza, del dollaro (anch’esso opera d’arte), dei personaggi famosi.
E’ un mondo di piaceri che rivela lati oscuri e oppositivi. La denuncia sociale si fa prorompente attraverso una serie di sedie elettriche, che giocano in modo ambiguo tra lo strumento di morte e l’oggetto di consumo. Ancora l’opposizione semantica, ma anche coloristica diventa accesa nelle serigrafie che rappresentano aspetti del mondo comunista: falce e martello, Lenin e Che Guevara, tutto immerso in un bagno carminio. La provocazione arriva al culmine quando troviamo nell’abside dell’ex-chiesa di s. Giorgio in Poggiale una riproduzione dell’ Ultima cena di Leonardo su sfondo fuxia.
Andy Warhol fa un’incredibile scoperta: la riproducibilità dell’opera d’arte. Soggetti in serie, piccole variazioni: macchie di colore, tratti netti o schegge luccicanti.Una copia è uguale altra così come il prodotto che viene comprato dal consumatore più ricco e identico a quello acquistato dal più povero.
La mostra offre un’ottima occasione per venire a contatto con l’America attraverso gli occhi critici del maestro della Pop Art.
L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…
Al Teatro dell’Opera di Roma, va in scena il brillante e scatenato balletto di Roland Petit: un omaggio ben riuscito…
Claire Tabouret ha vinto il prestigioso e discusso bando per realizzare delle vetrate d’arte contemporanea per la cattedrale di Notre…
Dalla fine dell’autunno 2025, Palazzo Belgioioso ospiterà il nuovo avamposto italiano del colosso Thaddaeus Ropac. Al timone, l’amministratore delegato Elena…
La mostra "Fotografia Wulz. Trieste, la famiglia, l’atelier", inserita nel programma “GO!2025&Friends” e ospitata presso il Magazzino delle Idee di…
La personale di Irene Fenara, tra i vincitori del 63° Premio Termoli, rende tangibili i filmati delle videocamere di sorveglianza…