Categorie: bologna

Fino al 04.IV.2015 | Altrimenti che essere | Gallleriapiù, Bologna

di - 11 Marzo 2015
La Gallleriapiù, In occasione di ArteFiera e dei suoi eventi collaterali, ha inaugurato la mostra dal titolo “Altrimenti che essere” a cura di Andrea Bruciati. Il titolo rinvia al celebre saggio del filosofo Emmanuel Lévinas che ci introduce al concetto di alterità, interpretato abilmente in tutte le sue declinazioni dai dieci artisti in mostra.
Secondo il filosofo lituano l’ “Altro” è l’entità necessaria all’esistenza di ognuno, non come completamento ma come conferma dell’altro da sé poiché “il culmine dell’identità è la distinzione” dall’Altro. La società, per Lévinas, infatti, si basa su rapporti intersoggettivi che non includono mai l’assorbimento o l’eliminazione dell’Altro ma sulla compresenza di soggetti che considerano reciprocamente l’esistenza altrui: “siamo circondati da esseri e da cose con i quali intratteniamo relazioni. Siamo con gli altri con la vista, con il tatto, con la simpatia, con il lavoro in comune. Io tocco un oggetto, vedo l’altro, ma non sono l’altro. Tra esseri ci si può scambiare tutto tranne l’esistere”, scrive il filosofo.
Così la solitudine diventa elemento inscindibile dell’esistenza, filo rosso che attraversa ognuno dei lavori in mostra, come nel video di Joanna Pietrowska e Nefeli Skarmea, Breathing, Vulnerability, 2014, un coro di respiri, un insieme di individui o nelle sculture di Namsal Siedlecki, Volver, 2012, due parallelepipedi di ghiaccio e salgemma, similmente unici.

Nell’ “etica della differenza” anche l’eros è emblema dell’alterità, dove i soggetti coinvolti in una relazione non si completano mai ma restano distanti e mantengono la propria individualità perché “l’eros non è possesso, ma mistero che implica la presenza dell’infinito”, un legame sottile ed incomprensibile come quello che lega la coppia nel video di Elodie Pong, Smoke, 2003. L’emblema dell’incomunicabilità tra i due sessi è rappresentata anche in Doppelganger, 2011, la performance di Didier Faustino in cui un uomo e una donna sono uniti e allo stesso tempo separati da una morsa che non gli permette di parlarsi né di sfiorarsi.
La collettiva è  infine un gioco di tensioni tra il sé e l’altro da sé, dove lo spettatore è invitato a guardarsi intorno con uno sguardo insolito, strabico, capace di vedere al di là dell’ apparente e convenzionale equilibrio del mondo.
Ilaria Tamburro
mostra visitata il 24 gennaio
Dal 22 gennaio al 4 aprile 2015
Altrimenti che essere
Gallleriapiù
Via del Porto 48 a/b, 40122 Bologna
Orari: martedì e mercoledì 14.30-19.30; giovedì e venerdì 12-20; sabato 11-19 e su appuntamento

Articoli recenti

  • Design

Design: il futuro è dei nuovi alchimisti

Il 2024 ha rivelato che nel design i progetti più sorprendenti sono quelli in grado di rendere la creatività un…

27 Dicembre 2024 18:02
  • Arte contemporanea

Leda o dell’autodeterminazione: l’opera di Marianna Simnett per Pompeii Commitment

Una nuova Digital Fellowship del programma di arte contemporanea di Pompeii Commitment: Marianna Simnett reinterpreta il mito di Leda dalla…

27 Dicembre 2024 16:20
  • Mostre

MAXXI L’Aquila, il mondo non visto del disponibile quotidiano va in mostra

Manufatti della cultura materiale, opere d’arte, documenti fotografici e materiali editoriali, poesia, progetti di design e di architettura: il "disponibile…

27 Dicembre 2024 15:14
  • Progetti e iniziative

Chemnitz 2025: archeologia industriale e arte contemporanea, per la capitale europea della cultura

La città tedesca di Chemnitz sarà capitale europea della cultura del 2025, insieme a Gorizia e Nova Gorica: il programma…

27 Dicembre 2024 11:20
  • Arte contemporanea

Alighiero, oltre lo specchio: intervista ad Agata Boetti e Giorgio Colombo

Cabinet de curiosités: nella sede romana di Tornabuoni Arte, un progetto inedito che mostra l’intimo del mondo di Alighiero Boetti.…

27 Dicembre 2024 10:20
  • Mostre

La memoria distopica di Felix Shumba alla Galleria Fonti di Napoli

Memorie personali e storia collettiva si intrecciano in un drammatico racconto visivo: alla Galleria Fonti di Napoli, la prima mostra…

27 Dicembre 2024 9:23