“E’ l’autenticità quello che mi ha davvero colpito del mondo del circo. E’ fatto di uomini e donne che rischiano in prima persona tutti i giorni indossando in pubblico la maschera di eroi invincibili, ma a me interessa levare questa maschera per far vedere la loro dimensione umana, la loro fragilità e dignità. Quando esco da un circo mi sembra che il mondo abbia molti toni in meno, meno colorato, meno forte, meno divertente, meno genuino.” A parlare è GianLuigi di Napoli (Lecce, 1962), fotografo duttile e camaleontico che ha lavorato nel mondo del teatro e della moda, collabora con riviste come Max e Vanity Fair e ama vivere quello che fotografa.
Per due mesi ha vissuto la quotidianità della famiglia Casertelli – De Rocchi del Circo Medrano, scelta perché è la stessa che avevano frequentatoToulouse-Lautrec e Picasso , e il risultato sono una serie di foto ora esposte a Bologna. Il loro soggetto è la duplicità degli artisti del circo: la loro dimensione umana e la loro dimensione mitica. Sono scatti in bianco e nero di uomini doppi, immaginati dai più come degli eroi, abitanti di un mondo nel mondo dove la normalità è creata da piccoli rischi che la gente comune non si troverà mai ad affrontare. Di Napoli è riuscito a catturare immagini dei loro momenti di riposo, in quella parte della loro vita che viene vissuta a riflettori spenti e che è quasi impossibile conoscere agli estranei.
L’esposizione della C. 30 Contemporary Art Gallery è un estratto della più grande mostra tenuta il mese di Febbraio a Pieve di Cento. Attraverso una selezione di una dozzina di foto focalizza la nostra attenzione sui due caratteri più evidenti della fotografia di GianLuigi Di Napoli: il ritratto e il reportage. Sono presenti, infatti, due tipologie ben distinte di foto: i primi piani degli artisti prima dello spettacolo e la loro esibizione. Lo spazio raccolto della galleria favorisce il confronto tra i due attimi, in un
Concludiamo con un intervento tratto dalla prefazione del catalogo, scritta da David Larible, uno dei clown più celebri del mondo e vincitore del Clown d’oro: “Fino a quando vi saranno fotografi pronti a catturarne le immagini, fino ad allora il circo avrà una ragione di esistere”.
carolina lio
mostra visitata il 5 marzo 2004
Memorie personali e storia collettiva si intrecciano in un drammatico racconto visivo: alla Galleria Fonti di Napoli, la prima mostra…
Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra vecchi maestri e artisti emergenti in giro per…
Curata da Stefano Raimondi, MOCKUPAINT di Oscar Giaconia al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone rimarrà aperta fino al 26 gennaio…
Il 2024 l'ha dimostrato, l'architettura roboante e instagrammabile è giunta al capolinea. Forse è giunto il momento di affinare lo…
Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…
Sei consigli (+1) di letture manga da recuperare prima della fine dell'anno, tra storie d'azione, d'amore, intimità e crescita personale.…