Categorie: bologna

fino al 14.XI.2010 | Daido Moriyama | Modena, Ex Ospedale di Sant’Agostino

di - 21 Settembre 2010
La
contestazione parte da lontano. Prima ancora che nella scelta dei tantissimi
soggetti – rotolo di carta igienica, pube femminile, manifesto stracciato,
elefante nello zoo, copertone di un’automobile, jeans… – la leggiamo nello
stile: un bianco e nero meravigliosamente graffiante, sfocato, sgranato,
dinamico e stropicciato, insolente verso un equilibrio formale precostituito.

Questo
Daido Moriyama (Ikeda, 1938;
vive a Tokyo) lo intuiva già quando, ventenne, decise di trasferirsi a Tokyo
con l’idea di far parte dell’Agenzia Vivo, diventando poi assistente di Eikoh
Hosoe
. Il suo panorama culturale,
del resto, era nutrito della letteratura di Kerouac, Mishima, Hesse, Baldwin,
riferimenti che ritroviamo immediatamente nelle sue fotografie degli anni ‘60,
in cui è dichiarata l’ammirazione per William Klein, Shomei Tomatsu e Andy Warhol.

È
da questi lavori – Pantomime, An
actor: Isamu Shimizu
, A Japan
Photo Theater
– che parte anche
Filippo Maggia, curatore di Visioni del mondo, prima retrospettiva italiana di Moriyama,
organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nell’ambito di Festival
Filosofia
di Modena, Carpi e
Sassuolo.

Nell’ex
Ospedale Sant’Agostino trovano collocazione oltre 450 stampe in bianco e nero,
linguaggio che appartiene al grande fotografo giapponese, che lo ritiene “sexy
e accattivante
”.

Le
mie fotografie non raccontano una storia, immortalo degli attimi, delle piccole
cose all’interno del tutto
”,
spiega Moriyama. “Scatto diecimila foto e poi le pubblico in un libro, così
senza un ordine. Mi darebbe fastidio l’idea che ci fosse una sorta di percorso
didascalico. Le fotografie sono messe a caso, ma sono tutte sullo stesso piano:
ognuna ha lo stesso valore. Sono tutti frammenti uguali di una stessa realtà
”.

Il
percorso modenese, che include Hunter e Shinjuku, inizia
con la celebre Stray Dog,
scattata a Misawa nel 1971: una delle fotografie più quotate del momento
(nell’aprile 2010 è stata battuta all’asta da Christie’s a New York per 10/15
mila dollari), straordinaria per il magnetismo nello sguardo del cane randagio.
Un’immagine “dannata”, in sintonia con l’icona della mostra: il ritratto fine
anni ’70 di Naoki Mori, “bad boy” grande amico del fotografo (condividevano
l’uso massiccio di pillole per dormire) il cui sguardo è celato dagli occhiali
da sole, con la testa poggiata sul finestrino della metropolitana
Tokyo-Kamakura.


Esposte per la prima volta, poi, le 37 stampe di Farewell
Photography

provenienti da negativi recuperati dall’oblio, pubblicate a suo tempo su Provoke, la rivista fondata nel ’68 (ne
uscirono solo tre numeri) da Takuma Nakahira e Taki Koji, a cui oltre a Moriyama
contribuirono il fotografo Takanashi e il poeta Takahiko Okada.

Portavoce del malessere giovanile dell’epoca, Provoke fu l’esplicita contestazione a un
sistema sociale e politico ipocrita. “Per questo avevamo deciso di andare
contro lo stereotipo, attraverso contrasti fortissimi, inquadrature in
movimento, creando – insomma – disordine tra colori e non colori, considerando
che le fotografie erano in bianco e nero. Le nostre immagini non erano quelle
che tutti si aspettavano e che, in particolare, l’informazione di massa
continuava a propinare
”.

articoli
correlati

Personale
da Guenzani a Milano

Intervista
con Jean-Luc Monterosso

manuela
de leonardis

mostra
visitata il 17 settembre 2010


dal 17
settembre al 14 novembre 2010

Daido
Moriyama – Visioni del Mondo

a
cura di Filippo Maggia

Ex Ospedale di Sant’Agostino

Via Emilia Centro, 228 – 41100 Modena

Orario: da martedì a domenica ore
11-19

Ingresso libero

Catalogo Skira

Info: tel. +39 059239888; fax +39
059238966;
info@mostre.fondazione-crmo.it; www.mostre.fondazione-crmo.it

[exibart]

Nata a Roma nel 1966, è storica e critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente. Con Postcart ha pubblicato A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (2011), A tu per tu con i grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (2013); A tu per tu – Fotografi a confronto – Vol. IV (2017); Cake. La cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente (2013), progetto a sostegno di Bait al Karama Women Center, Nablus (Palestina). E’ autrice anche Taccuino Sannita. Ricette molisane degli anni Venti (ali&no, 2015) e Isernia. L’altra memoria – Dall’archivio privato della famiglia De Leonardis alla Biblioteca comunale “Michele Romano” (Volturnia, 2017).

Articoli recenti

  • Mostre

Rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, attesa, disgusto, accettazione: Feelings

Due comuni - Mornico al Serio e Torre Pallavicina, in provincia di Bergamo - quattro dimore storiche - Cascina Castello,…

4 Ottobre 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Beeple e la sua prima scultura generativa. «La tecnologia può essere molto pericolosa, ma possiamo scegliere»

Durante la Italian Tech Week alle OGR di Torino, Mike Winkelmann conosciuto da tutti come Beeple ha presentato The Tree…

3 Ottobre 2024 18:17
  • Progetti e iniziative

(Re)Generation Festival, arte e benessere nel territorio delle Terme e dei Colli Euganei

Al via la prima edizione di (Re)Generation Festival: nel territorio delle Terme e dei Colli Euganei, tre giorni di eventi,…

3 Ottobre 2024 14:34
  • Beni culturali

Vedere le opere dal vivo stimola il cervello: i risultati della ricerca di un museo olandese

Una ricerca neurologica dimostra che osservare opere d'arte autentiche aumenta l'attività cerebrale fino a dieci volte, rispetto alle riproduzioni: lo…

3 Ottobre 2024 12:13
  • Mercato

La mega galleria David Zwirner ora rappresenta Victor Man

L’artista rumeno, classe 1974, entra ufficialmente nella scuderia del gigante Zwirner. E sarà presto tra i protagonisti del suo booth…

3 Ottobre 2024 11:18
  • Musica

Dal vulcano alla silent disco: un’indagine sul suono e le sue culture

Dalle nuove pratiche di fruizione ai vecchi tabù, tra le Silent Disco e il boato del Krakatoa, un’esplorazione sul confine…

3 Ottobre 2024 11:05