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È il giallo di Gianni Dessì (1955), il giallo artificiale, a dominare la scena non appena si varca la soglia della Otto Gallery di Bologna che ospita “Sestante”, personale dedicata all’artista romano, in corso fino al 15 aprile 2018.
Nella poetica di Dessì, appartenuto alla nuova scuola romana di San Lorenzo, nata negli spazi dismessi dell’ex Pastificio Cerere, in via degli Ausoni, è presente il concetto che la pittura è pensiero, espressione di un impegno, di una ricerca e punto di incontro con la realtà circostante. “Una generale tendenza al ritorno alla pittura”, come sostenuto da Gramiccia, pittura viva dove esserci, essere presente. Ed è proprio questo che si evince dalle opere in mostra, tappe di un percorso, di un viaggio, attraverso il quale l’artista si è mosso, raggiungendo delle tappe, che sono le opere stesse. “Sestante” del resto, come lo strumento di navigazione utilizzato dai
naviganti per comprendere e individuare il punto vero, il punto preciso in cui si è,verso la meta. Le opere infatti ripercorrono il cammino artistico, sviluppatosi in circa trenta anni di carriera, come pietre miliari di un percorso permettendo allo spettatore di salire sulla barca e navigare con Dessì.
Gianni Dessì, Studio Giallo, 2003, olio ed encausto su tela, cm 223×383
Il dialogo con la realtà, la comprensione e la profonda riflessione sulla stessa, viene realizzata attraverso l’utilizzo di mezzi espressivi i che risentono di influenze oscillanti tra il figurativo, l’informale e l’astrattismo al fine di riuscire a comunicare la sua percezione del mondo. Ciò è evidente già in Argento del 1994, dove sperimenta l’accostarsi di colori contrastanti, freddi e caldi, argento e giallo, che convergono in una apertura, spazio che consente all’artista, tramite la chiave dell’arte, di mettersi in relazione con il mondo.
Mondo che successivamente osserva tramite “aperture”, “finestre”, attraverso le qua-li consente allo spettatore di poter accedervi, di mettersi in relazione.
In Studio giallo (2003), View Vista (2012), l’elemento della finestra è dominante e ripreso nel magnifico Punto vero del 2018, come cornice a latere di una tela in cui si ritrae pensoso e osservatore, con un volto dalle linee profondamente espressioniste.
Dai vertici della tela sembrano partire delle linee di forza che attirano e abbracciano lo spettatore trascinandolo in uno spazio tridimensionale e astratto. È ciò che accade anche osservando le Conversation Piece del 2017, attraverso le quali si entra in comunicazione con le sagome delineate sulla tela, seppur nere quasi a significare la difficoltà e l’incomunicabilità tra gli interlocutori del mondo contemporaneo.
Bruna Giordano
Mostra visitata il 17 marzo 2018
Dal 20 gennaio 2018 al 15 aprile 2018
Gianni Dessì. Sestante
Otto Gallery Arte Contemporanea
Via D’Azeglio 55, Bologna
Orari: martedì – sabato 10.30 – 13.00 e 16 – 20, domenica e lunedì su appuntamento
Info: http://www.otto-gallery.it