Entrando alla Salara, ci troviamo al centro di un bombardamento di colori e di forme.
Ad ogni “artista” è concesso un pannello che può occupare come vuole. Diverse ed originali le scelte proposte: si va dal classico poster pubblicitario alla struttura di pagina di una rivista, alla locandina di uno spettacolo o alla schermata di un sito web.
Innumerevoli anche le tecniche: fusioni di fotografie e slogan emblematici, giochi ad incastro tra simboli multiformi, o ancora disegni, veri e propri dipinti, fumetti ed immagini, più o meno umoristiche.
Queste sono alcune delle idee presentate. Globalmente ciò che emerge è la potenza e le nuove frontiere della grafica. Tale disciplina si pone sulla linea di confine tra una molteplicità di campi: quelli lavorativi (della pubblicità, dell’editoria o della multimedialità), quelli artistici (dalle arti visive fino ad arrivare alla computer art, video arte, o addirittura all’arte interattiva). Infatti al piano inferiore, sono disponibili dei computer: l’output delle macchine sarà determinato dal nostro clic interattivo. Immagini in movimento si animano alla richiesta dell’utente per presentare le organizzazioni che hanno contribuito alla realizzazione della mostra. Tra le altre, mi sembra importante ricordare AIAP (Associazione Italiana Progettazione per la Comunicazione Visiva) e bside ( che vuole dare voce alla basement life), l’associazione GAI (giovani artisti italiani) e Iceberg (un concorso per giovani artisti). Inoltre, sono offerti dei video sui cui scorrono gli spot pubblicitari realizzati dagli stessi grafici che espongono.
Questo evento ci illumina interessanti scenari futuri: nomi nuovi, artisti giovani, ma anche innovative estensioni del campo artistico. Piacevoli o provocanti, lineari o complesse, monocrome o date da un’esplosione di colori, le soluzioni adottate sono frutto di una meditazione, di una certa linea di pensiero, che spesso ambisce ad essere arte.
Consiglio a tutti una visita: è un’iniziativa stimolante per porre l’attenzione su ciò che siamo talmente abituati a vedere che ormai tende a passare inosservato. Dai cartelloni pubblicitari per strada, a spot televisivi, da brochure a siti internet: tutto ciò ci scorre davanti agli occhi cercando di stimolarci visivamente, ma spesso cade nell’indifferenza a causa del processo di disattenzione che tendiamo ad applicare al mondo pubblicitario.
La mostra è completata da molte altre iniziative: convegni, workshop, concorsi.
Per Saperne di più:
www.bside.it
www.aiap.it
Marta Severo
Sul sito del Ministero della Cultura è stata pubblicata la lettera di dimissioni di Gennaro Sangiuliano. Alessandro Giuli nominato al…
63 artisti per 62 gallerie in 16 sedi sparse tra Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole: la mostra di Italics approda…
Il passaggio di testimone di Tom Ford, le aspettative di Chanel, le nuove collaborazioni di Uniqlo e Zara: come sta…
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli riapre al pubblico la collezione delle Gemme Farnese, con un nuovo allestimento che permette…
Già noto per i suoi interventi irriverenti, il collettivo artistico MSCHF reinventa il Pratone di Gufram per una mostra a…
Francesco Simeti trasforma lo spazio bar della nuova sede di Officine Saffi mettendo in dialogo natura e architettura, con un’opera…