Alla Galleria Spazia di Bologna è stata inaugurata il 6 ottobre la mostra di Massimo Barzagli dal titolo “House Garden”, che prevede 15 tele di grande formato realizzate ad olio o ad acrilico. Una scelta coraggiosa, quella di esprimersi attraverso la pittura, ma che dimostra la coerenza dell’artista riguardo alle proprie scelte stilistiche e la fiducia in un mezzo espressivo oggi poco utilizzato ed emarginato dalle grandi mostre internazionali.
I tre spazi della galleria sono utilizzati per dare vita a tre diverse situazioni. Nella prima viene ricreata l’atmosfera intima di un interno inglese, con tanto di poltrone e lampade e dove compare una figura femminile, elemento che caratterizza le ricerche degli ultimi anni ( “Broccata nella stanza” – acrilico su acrilico su tela – 178 x 200). Nella seconda stanza lo spettatore è avvolto dai vivaci colori di un giardino fiorito, dove sagome di fiori si muovono tra immagini fotografiche di giardini tratte da riviste di botanica. Il ready – made fotografico dialoga con l’elemento caldo della pittura, in una sorta di felice connubio tra Claude Monet e Andy Warhol, come ha sottolineato Ludovico Pratesi.
Il catalogo presente in galleria contiene testi di Dede Auregli, Alberto Boatto, Maurizio Calvesi, Achille Bonito Oliva, Demetrio Paparoni, Hans Albert Peters e Ludovico Pratesi.
Articoli correlati:
La casa della marea, Massimo Barzagli
Link correlati
www.galleriaspazia.com
http://www.omero.it/cutart/barzagli.htm
Cinzia Simoni
Fino al 24 novembre 2024, in occasione della 60. Biennale d'Arte, sarà visitabile "La Maison de la Lune Brûlée", personale…
Con l'arazzo Combriccola al Castello, concepito per la quarta edizione di Masciarelli Art Project, Simeti celebra la storia naturale dell'Abruzzo,…
Catherine Biocca si aggiudica la quarta edizione di ALA Art Prize: la sua opera sarà presentata a ottobre 2024, nella…
Sono stati presentati oggi tutti i titoli in gara e fuori concorso per la 81ma edizione della Mostra del Cinema…
L’operazione internazionale Pandora VIII ha portato al sequestro di beni culturali per milioni di dollari: 85 gli arresti. In Italia,…
Cambi al vertice per la Fondazione Giorgio Cini di Venezia: Gianfelice Rocca e Daniele Franco sono stati nominati, rispettivamente, nelle…
Visualizza commenti
Non condivido molto l'affermazione che l'artista non cerchi la "profondità". Ho visto la mostra e mi pare di poter dire che questa tecnica suggestiva (che produce un'arte anacronistica, senza intendere negativamente questo termine ma riferendolo alla corrente post-moderna di cui fa parte anche Galliani) riesca invece proprio a rendere, attraverso la sovrapposizione, una certa profondità, quasi un palcoscenico in cui le immagini fotografiche costituiscono le quinte, il contesto, lo sfondo, mentre la pittura è l'attore, l'interprete. A ciò aggiungo che ho ammirato di più la sintesi dei lavori con i pesci argentei piuttosto che quelli un po' leziosi dei fiori (più recenti mi è stato detto) e che di queste ultime opere mi sembra inutile e ridondante il tentativo di aumentare il senso di profondità della pittura usando gli spessi strati di colore, alla ricerca di una matericità esagerata: in fondo proprio la tecnica inventata dal Nostro ha il pregio di rendere solida la pittura e non ha bisogno di eccessi di spremitura di tubetti.
Però costicchia Barzagli eh? Vuol dire che è apprezzato ed ha un suo mercato abbastanza consolidato: credo se lo meriti.