-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Un PINGUINO tridimensionale che sale su una scala e scende su uno scivolo circolare rosso mentre una donna si fa una DOCCIA. Immagini sovrapposte. Primi piani di vita quotidiana paragonati o forse contrapposti ad uno di quei giochini per bambini a basso costo. Round Trip è questo e molto altro ancora. Dopo aver visto la video installazione parlo con Anna Muskardin, di questa presenza simultanea, nel video, di due realtà così diverse (o forse uguali): il gioco del pinguino, un po’ kitsch, è di solito realizzato dozzinalmente con materiali di pessima qualità. Qui è un animazione 3D, ma egualmente il pinguino è costretto a fare il suo percorso sempre uguale, come un eterno ripetersi, simbolo forse della giocosa angoscia della vita. La musica originale è stata scritta appositamente da Alvin Curran e sembra anch’essa sottolineare questa ciclicità.
C’è, però, anche un lato fisico, quello della doccia, legato alla corporalità, alla dimensione reale e concreta dell’essere umano. Lo si nota bene dal taglio delle inquadrature che, soffermandosi su alcuni particolari del corpo, ne evidenziano la materialità: un piede, una mano, occhi chiusi, non una visione d’insieme, corpo come fatto di pezzi, tangibili, reali, coscienti. Il pinguino visto da vari punti di vista è astrazione, metafisica, inconscio. E in fondo non è solo un disegno? Una costruzione virtuale, finta. O, come ha scritto Cecilia Casorati a proposito di Anna Muskardin, le sue opere si aprono al fluire della realtà e sono il luogo stesso della realtà. In questo caso direi anche della metafisica.
La curatrice di questo progetto, Ambra Stazzone, inserisce nel catalogo del video un brano di Spinosa fornendoci un’interpretazione basata su questo connubio. Oltre alla video-installazione ci sono delle foto. Ma questa volta, con il pinguino in alta risoluzione c’è un soggetto maschile che si fa la doccia; intensi primi piani o dolenti corporalità si appoggiano in un rapporto di convivenza stretta con la virtualità del pinguino di finta plastica.
Ringrazio infinitamente Anna Muskardin per la disponibilità e i preziosi consigli.
Articoli correlati:
Fragile Beauty
Fuori di qui
Naima Dell’Ava
“Round Trip”
Dal 20 Ottobre 2001 al 18 Novembre 2001
Bologna, Galleria Neon,via dei Bersaglieri 5/b
Ingresso: intero, £ prezzo; ridotto, £ prezzo.
Orari: dalle 16 alle 20.
Chiuso Domenica, Lunedì
Tel: 051264008 Fax: 051264008 E–mail: gallerianeon@iperbole.bologna.it
[exibart]