Giancarlo Fabbri interpreta la pittura di Morandi attraverso rappresentazioni fotografiche in mostra nella casa del pittore bolognese, in via Fondazza a Bologna. Il percorso espositivo, curato da Massimo Recalcati, raccoglie dieci opere a colori e in digitale, differenti da quelle analogiche e in bianco e nero da sempre realizzate dall’artista.
Dal 2014 Fabbri si è focalizzato su i tre oggetti appartenuti all’artista bolognese e utilizzati per la pittura: un pennello, un bulino e un tubetto di colore. Questi vengono posizionati talvolta singolarmente, altre volte in parallelo o intersecati creando così delle composizioni meta-pittoriche.
Il pennello, il bulino e il tubetto di tempera, calati in uno spazio bianco e luminoso comunicano con tutta la loro forma la realtà prima dell’artista, di ogni artista che si avvicini o mediti l’atto creativo.
La rappresentazione così diviene iconica, concettuale evidenziando lo strumento come mezzo concreto attraverso il quale si realizza e prende forma l’opera d’arte.
Giancarlo Fabbri. Il silenzio della pittura
Tali fotografie rappresentano “il silenzio della pittura” di Morandi, caratterizzato da oggetti immersi in uno spazio e luce senza tempo, che egli riproduceva con tinte chiare e campiture di colori neutri, quasi impalpabili.
La predilezione di Morandi, nel creare atmosfere silenziose, si inquadrava nella sua sensibilità, sviluppatasi in un particolare momento storico artistico e Fabbri, si fa portavoce di tale caratteristica, essendo da essa ispirata.
L’artista modenese riesce a realizzare tale sensazione con mezzi espressivi del tutto differenti, attraverso la sintesi degli oggetti che ne costituiscono la realizzazione. L’artista, infatti, guida lo spettatore in un processo mentale di astrazione conducendolo all’essenza stessa dell’atto pittorico, che in Morandi ha preso vita attraverso la rappresentazione di oggetti reali ma trasfigurati da una luce surreale e immersi in uno spazio metafisico.
Gli oggetti prescelti riemergono dalla superficie bianca materializzando, concretizzando il pensiero artistico e creando così un dialogo tra l’essenza stessa della pittura e la fotografia, mezzo che la immortala imprimendola non solo sulla memoria della camera, ma anche nella mente dello spettatore. Spettatore che osservando le diverse composizioni create da Fabbri, viaggia attraverso l’opera pittorica di Morandi, che palesa l’animo stesso del pittore bolognese.
Opere, dunque, che nella loro essenzialità e nella minima variazione di colore, diventano bagaglio e custodi non solo dell’opera morandiana, ma soprattutto del mistero dell’atto creativo da cui prendono vita molteplici forme dell’arte.
Bruna Giordano
Mostra visitata il 24 giugno
Dal 20 aprile al 2 settembre 2018
Giancarlo Fabbri. Il silenzio della pittura
Casa Morandi
Via Fondazza, Bologna
Fino al 2 settembre proroga con visite solo su prenotazione nelle stesse giornate e orari telefonando al 051-6496611
Info: www.mambo-bologna.org