Categorie: bologna

Fino al 2.XII.2001 | Defining Moments: Jerome Symons | Bologna, Interno&DumDum

di - 26 Novembre 2001

Esistono diverse opere di Symons sparse per l’Olanda, ma anche in Cina, a Taiwan e altrove: sono sculture fatte in diversi materiali tra i quali l’artista ultimamente predilige quello leggero e specchiante dell’alluminio. Le opere presentate alla mostra sono invece di carattere diverso, in quanto video-installazioni, ma guardandole e cercando di catturarne la natura s’intuisce che la problematica ivi sottesa è la stessa che presiede alla creazione di una scultura: riguarda la vastità ed il respiro dello spazio ambientale e il rapporto con l’oggetto in esso immerso. A questa misura di distanze e di equilibri, il video aggiunge l’elemento temporale, calando l’opera nella vita e nella storia. E’ il gesto dell’uomo ad essere posto al centro, ad essere misurato dall’artista, nella sua imperfezione e capacità di distruzione e di sovvertimento di fragili equilibri umani. Misurando distanze ed intervalli, Symons misura l’uomo. Invita così lo spettatore a fare altrettanto, non più attraverso una diretta esperienza sensibile e contemplativa, ma richiedendo una riflessione e un’adesione umana alla sua operazione. Rende immediatamente espliciti i luoghi ripresi dai suoi video attraverso le fotografie dell’insieme: nella mostra si tratta di spazi di forte impatto visivo ed emozionale, pregni di significati storici e politici scottanti quali il Bosforo e un ponte distrutto in Croazia.
Ma l’artista non narra, riflette e ribadisce la sua posizione col loop, la ripetizione identica della visione d’una problematica. Lo spettatore quindi può o meno aderire, mettersi gli occhiali del fantoccio in tuta, e guardare attraverso gli occhi dell’artista.
Colpisce una frase di Jerome: “Ho fatto un video intitolato Libano, girato durante le ultime elezioni in quel paese e mi aveva colpito la totale trasformazione urbana tappezzata da cartelloni con le facce dei politici, lo spazio ne risultava completamente sovvertito”. Ha poi continuato: “Sì, mi piacerebbe girare dei film”, gli ho chiesto “Nel modo semplice e apparentemente naif di Dogma?” –“Sì, se potessi”.
Per ora Jerome riflette sui massimi sistemi attraverso spazi affascinanti per ampiezza e portata simbolica. In Focus l’immagine della terra del Bosforo è sdoppiata durante la ripresa da una barca con uno specchio, cosicché la medesima terra sembra spezzata e alla continua, altalenante ricerca di rincollarsi in un unico corpo, mentre l’acqua appare divergere in opposte correnti. La frizione è riproposta nei due piccoli monitor: gli occhialoni della tuta metallica. Il loop sembra ribadire il desiderio (collettivo) di conciliazione, il bisogno di fermare il tempo e l’immagine nell’attimo in cui i confini combaciano, finalmente. In Forma Mentis due piloni a filo dell’acqua sono gli antefatti delle rovine d’un grande ponte distrutto, in Croazia. “Dal cielo” piovono piatti sul primo, sul secondo gli stessi sono ordinatamente disposti a seguire il circolare contorno. Qui è più evidente la misura dello spazio e del tempo, nell’ordine che sottende la natura e a cui aspira la mente e nel suo contrario, nel caos da cui nasce il mondo e nel caso che presiede alle vicende umane.


Forum correlati
Arte & crisi
Link correlati
www3.stradanove.net/news/testi/novita/nmrx0804993.html

Carmen Lorenzetti



“Defining Moments: Jerome Symons”
Dal15-11-2001 al 2-12-2001.
via Santa Maria Maggiore 4 40121 Bologna ( I ).
Ingresso: gratuito.
Orari: dalle 21.30 alle 23.00. Catalogo: in galleria con testi di: Gianni Actis Barone, Laura Garbarino, Daniele Perra, Alberto Zanchetta.
Tel: (+39) 051 25 15 57 Fax: : (+39) 051 24 67 63 E–mail: internoedumdum@libero.it


[exibart]

Visualizza commenti

  • errata corrige:
    i titoli delle opere di Jerome Symons sono "Fault" e "Defining moments" e non "Focus" e "Forma mentis" (che sono invece i titoli dei miei due testi critici - cfr: catalogo della mostra).
    Grazie.

    alberto zanchetta

Articoli recenti

  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertĂ . La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterĂ  una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrĂ  luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22