Categorie: bologna

fino al 20.XI.2004 | Fabio Torre | Bologna, Galleria Studio G7

di - 10 Novembre 2004

Un giorno qualunque, per strada o in un bar, un uomo qualsiasi viene fotografato. Potrebbe essere qualcuno che conosciamo o che non abbiamo mai visto. A quest’uomo viene tolto il colore, vengono cancellati i tratti del viso, non ci accorgiamo se sorride o meno, se parla o sta zitto, se guarda verso di noi oppure no. Così spersonalizzato, l’uomo, diventato ancora più qualunque, viene dipinto. Ne distinguiamo poco: se porta gli occhiali, se ha i capelli lunghi o corti, se è maschio o femmina. Il protagonista diventa il suo gesto e l’ambiente in cui esso è immerso. E se l’ambiente si moltiplica, se diventa una composizione di tante tele e se le composizioni si moltiplicano a loro volta, allora non è più in una galleria d’arte che entriamo a vederle, ma in una delle metropoli americane, New York o Chicago, da cui Fabio Torre le ha tratte.
La Galleria G7 si trasforma in una città dentro la città, con tante sagome distinte, ma non distinguibili, ombre scure stagliate su un fondo bianco e raggruppate nello stesso piccolo ambiente. Guardandole ci sembra di vivere piccoli e ripetuti déjà-vu dovuti alla somiglianza delle immagini con il linguaggio fotografico e con quello cinematografico. Ci sembra di essere davanti a dei frame tratti dai primi film sperimentali in Super 8, con le file di macchine negli immensi parcheggi e le figure in momentanea stasi come in un video in pausa. In più vi è un atteggiamento teatrale, qualche somiglianza con le maschere e il mimo, in cui è la postura del corpo a parlare e non la bocca, lo sguardo o l’espressione.

Le tecniche di realizzazione sono diverse: dall’olio all’inchiostro su tela, dalla serigrafia alla stampa fotografica. Le dimensioni variano tenendosi nell’ordine di avvicinare o anche arrivare al metro d’altezza. I colori sono il nero e il bianco, al massimo qualche gradazione di grigio.
Questo stile riconoscibile, di semplice impatto visivo e di raffinata tecnica pittorica, ha fatto diventare, dal 2000 ad oggi, dopo quindici anni di pausa artistica, Fabio Torre da veterinario di successo ad artista noto. Che interpreta la società contemporanea come un insieme di silhouette in movimento senza individualità, a cui l’arte non può nemmeno più restituire un’anima, ma solo esserne testimone.

articoli correlati
Fabio Torre allo Studio 34 di Salerno
Fabio Torre alla Galleria G7di Bologna
Artista? No, veterinario. Anzi, collezionista
link correlati
http://www.fabioparisartgallery.com/ftorre/torrebio.html

carolina lio
mostra visitata il 9 ottobre 2004


Fabio Torre
Bologna, Galleria Studio G7, via Val d’Aposa 7/g
Orario lunedì-sabato: 16.30-19.30, mattina e festivi su appuntamento
per informazioni: tel. 051266497


[exibart]


Visualizza commenti

  • ...e i non-luoghi?
    (aereoporti, bar, posti dove la gente si "scontra" senza conscersi)
    consiglio di lettura:
    Eterotopia. Luoghi e non-luoghi metropolitani Michel Foucault

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Come rinasce una cultura: il progetto di Inuuteq Storch al Padiglione Danimarca

Per il Padiglione Danimarca alla 60ma Biennale di Venezia, Inuuteq Storch apre uno spiraglio sulla cultura kalaallit e sull’occupazione coloniale…

29 Luglio 2024 18:10
  • Mercato

Gli artisti e designer Bugatti sono protagonisti della vendita di Bonhams

Ottimi risultati per la Peter Mullin Collection di Bonhams, a Los Angeles. A partire dai lavori di Carlo, Rembrandt e…

29 Luglio 2024 17:44
  • Beni culturali

Roma, nuove aperture al Vittoriano con il Sommoportico e i Propilei

Dopo gli interventi di ripristino, tornano fruibili al pubblico nuovi spazi del Vittoriano, restituendo l’idea del progetto architettonico originario e…

29 Luglio 2024 17:00
  • Archeologia

Capri, alla Certosa di San Giacomo apre il nuovo Museo Archeologico

Già sede di diverse mostre e progetti di arte contemporanea, la Certosa di San Giacomo, a Capri, ospita il nuovo…

29 Luglio 2024 11:10
  • Arte contemporanea

Premio Henraux 2024, contemporaneità del marmo: le opere vincitrici in mostra

Svelate le opere di Olivia Erlanger, Nicola Martini e Tarik Kiswanson, vincitori della sesta edizione del Premio Internazionale di Scultura…

29 Luglio 2024 10:10
  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 29 luglio al 4 agosto

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 29 luglio al 4 agosto, in scena nei…

29 Luglio 2024 9:02