La ricerca del giovane artista Patrick Loss (nato a San Francisco nel 1975, vive e lavora a New York) si muove tra contaminazioni, fisicità e flusso dei media. In un territorio di confine tra grafica, pittura e fotografia, fra creazione artistica e nuove tecnologie, tramite immagini ibride prelevate in modo molto particolare dal mondo dei fumetti e delle strip americane e ottenute mixando diversi media. E’ a partire dal clima della Pop Art negli anni ‘60 che si assiste ad una ripresa iconica del linguaggio e delle tecniche del fumetto, dei cartoons e della pubblicità, nelle soluzioni grafiche e nelle strategie stilistiche, sia nel loro imporsi come fenomeno di massa, passando rapidamente dall’ambito della low art al sistema museale: da Lichtenstein e i suoi ingrandimenti, i colori piatti e lo stile rapido e sintetico, con la presenza meccanica del retino tipografico fino alla pratica del detournement situazionista, in cui il fumetto come oggetto estetico è stravolto, azzerato nel suo significato originale e rivolto contro il potere attraverso un nuovo e sovversivo contenuto semantico. Patrick Loss in questa prima personale italiana, propone attraverso la serie Heroes, il suo immaginario metropolitano e conflittuale, leggero e ironico, che attinge direttamente al mondo delle comics, con nuovi scatti fotografici rubati dalle pagine dei fumetti . Creature post-umane, supereroi dalla doppia identità, violenza e fughe vertiginose, sono prelievi visivi di immagini preesistenti appartenenti alla sua infanzia, veri e propri oggetti di culto: un crossover multimediale in una nuova dimensione iconica, fredda, distaccata e filtrata. Le fasi processuali con cui Loss conduce i suoi interventi partono da riprese fotografiche di particolari di fumetti, frammenti marginali di immagini, completamente decontestualizzate, che vengono poi scansionate, tradotte in file e manipolate digitalmente. Ogni dettaglio è isolato dalla successione narrativa, le sequenze grafiche vengono destrutturate dall’artista attraverso un piano di ripresa ravvicinatissimo, la sintassi del racconto, privata della sua unità, è smontata completamente e alla fine rimangono singole immagini, dettagli estrapolati mai casualmente. Linee sfuocate, accostamenti cromatici in dissolvenza, tagli compositivi obliqui e parziali, con effetti di sfumato quasi impressionistici e molto pittorici, connotano stilisticamente le immagini di Loos, ad un primo sguardo di difficile lettura nelle indicazioni tecniche, ma legate ad un’estetica generazionale vitale, immediata e condivisa.
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Patrick Loss – ‘Heroes’; Bologna, Galleria Plastica, via degli Orti 5/i
Ingresso libero; Orari: lu-ven 14:30/18:30 o su appuntamento
Tel. 333.1739510, e-mail: galleriaplastica@tiscali.it [exibart]