La mostra intitolata “Protagonisti del palcoscenico di Osaka” è l’evento che concluderà un ciclo di manifestazioni concernenti il Giappone che ha cercato di valorizzare e far apprezzare al pubblico italiano il grande valore dell’arte nipponica. Oggetto della mostra 127 xilografie del XIX secolo sapientemente scelte da Eiko Kondo, grande conoscitrice dell’arte giapponese purtroppo da poco scomparsa, che ha saputo riunire le opere da varie collezioni italiani pubbliche e private.
Agli occhi di uno spettatore italiano, poco vicino a questo tipo di figuratività, le raffigurazioni allestite nella sala Clementina sono difficili da interpretare. La storia di quelle stampe è così importante che per poter gustare quell’arte non se ne può prescindere.
Per questo, per incuriosire coloro che sono interessati all’evento e per dare loro una chiave di lettura più immediata una volta entrati in quell’atmosfera orientale che sa di lontano e di mistero, preferisco raccontare non la bellezza delle opere ma il loro significato nel contesto in cui sono state create.
La mostra allestisce stampe teatrali di Osaka che rientrano nella più vasta produzione xilografica dell’ukiyo-e (“le immagini del mondo fluttuante”) e nel più ampio contesto dei Kamigata-e, (“produzione pittorica e grafica della zona di Kyoto e Osaka”). Esse hanno come soggetti attori raffigurati nelle loro esibizioni sul palcoscenico, nella loro vita privata e addirittura dopo la loro morte in immagini commemorative. E’ interessante osservare lo stretto rapporto tra l’arte teatrale e quella figurativa. Una forma d’arte era stimolo per l’altra : gli attori, sapendo di essere oggetto di rappresentazione, enfatizzavano le loro pose e espressioni, mentre gli artisti trovavano nelle rappresentazioni continua ispirazione.
Il mondo delle stampe di Osaka è sempre stato messo in ombra dal più grande e importante centro di stampe teatrali rappresentato da Edo. Qui le stampe sono molto più numerose e gli autori professionisti hanno saputo rendere grande un’arte che ad Osaka è spesso stata considerata marginale.
In realtà il vigore e il realismo delle composizioni, la freschezza della policromia, la varietà e qualità di tecniche di incisione, fa sì che le stampe di Osaka possano essere considerate ai vertici dell’arte incisoria mondiale.
Sempre più spesso le xilografie di Osaka, uscendo dall’ombra, sono oggetto di studi e analisi che cercano di far luce sugli artisti, sugli attori, sul pubblico e su tutto quanto possa aiutare a ricostruire le consuetudini dell’epoca.
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