Fino al 23.VI.2002 Cuoghi e Corsello – Uno! Bologna, Studio Ercolani

“Forse Monica Cuoghi e Claudio Corsello si conoscono da sempre. E come spesso accade nei sodalizi di questa natura, l’intreccio creativo e quello quotidiano si amalgamano al punto di diventare inestricabili” (R. Daolio).
L’aspetto totalizzante, il costituire un’unica identità artistica, il non sentirsi legati ad una determinata area espressiva, sono la cifra distintiva dei due artisti: un percorso svolto con i mezzi e i materiali più diversi, dall’intervento performativo sonoro e musicale, al video, la fotografia, l’installazione di oggetti, fino ai graffiti, forme regressive che prolificano sui muri della città. Uno dei lavori proposti in questa occasione è una sorta di composizione di sculture in terra plasmate dal “…principio d’amore per la natura… nei giardini incontaminati”: una catalogazione straniata di folletti, protagonisti un po’ surreali e immaginari, che oscillano tra l’assemblaggio di tracce oggettuali (con mobili, materiali di recupero ed elementi naturali) e il tema della casa, dei luoghi che i due artisti hanno abitato e attivato con la propria presenza; spazi di vissuto quotidiano come l’attuale Fiat, richiamata anche nell’impatto grafico. Prelievi di oggetti, object trouvée che diventano indizi di una vita misteriosa, una mitologia personale con frammenti naturali e personaggi polimorfi animati da un caos vitalistico, che sembrano osservarci e seguirci con lo sguardo. L’apparente casualità è, in realtà, spontaneità immediata nel toccare le cose del mondo in un flusso continuo di mobilità; spesso sono gli oggetti più banali, logori, consumati dall’uso, che ci assorbono quasi animisticamente e rivelano in una sorta di contagio la propria essenza nascosta. L’osmosi diventa quasi fisica, percepibile e libera una dimensione tattile di appartenenza. Tra i nuovi lavori in mostra, una video-proiezione con evanescenti forme floreali in movimento che sembrano emettere vibrazioni luminose. Sono sagome stilizzate e artificiali che vagano leggere nell’ambiente colorato, disegni pulsanti. Quasi fossero graffiti.

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comune.tn.it/gc/necess_relaz.htm
space.tin.it/arte/almores/rdoff.htm
www.acd.it/autori/cuoghico/

Elvira Vannini
mostra visitata il 6 giugno