Categorie: bologna

fino al 25.II.2009 | Gianluca Codeghini | Bologna / Milano, Neon

di - 11 Febbraio 2009
Con la testa rovesciata all’indietro, si osserva la scritta azzurra al neon collocata in alto sulla parete, sopra un vecchio divano. La prima occhiata furtiva si perde tra i doppi significati della parola, in un via vai di pensieri e rimandi apparentemente infinito. Ed è su questo gioco di senso che si regge Noi se (o Noise), personale di Gianluca Codeghini (Milano, 1968) divisa tra le sedi di Milano e Bologna della Neon. Tutto ricondurrebbe a una mostra caotica e rumorosa. Invece, ogni cosa tace e soltanto alcuni ronzii sommessi e un sibilo insistente si propagano dalla parola illuminata.
Scappa un sorriso di fronte alle foto pescate dall’album di famiglia dell’artista, che lo ritraggono mentre si azzuffa o gioca con la sorella maggiore. Accanto alle immagini, due paia di auricolari consentono di ascoltare una voce, pacata e familiare, che spiega con ordine le regole di ciascuna delle due azioni (Il corrimano senza ritorno, 2008 e Il riso fa sangue, 2009). Il tema non è nuovo all’interno della ricerca artistica di Codeghini. Imitazione della vita, il gioco è innanzitutto scambio e socialità. Non a caso l’artista affianca alle immagini l’ascolto delle regole, la cui esistenza determina la presenza dell’altro e, dunque, l’interazione.
Distolto lo sguardo dai ricordi, permane il gioco nell’installazione Underconstruction: sei palloni chiusi in una rete bianca sono relegati in un angolo, mentre due palloni liberi scorrazzano per lo spazio espositivo. Allo stesso modo, al centro dell’azione mandata in loop nel video Non lontano da qui la gente si agita e basta (2008) c’è un gioco di legno semplice e molto rumoroso. Se non fosse per la mancanza del sonoro.

Seppur ogni lavoro sia di per sé indipendente, è rintracciabile un percorso, compiuto dall’artista, entro i confini labili del suono, fino ad arrivare Alla sorgente del rumore (1994-2005). In questa serie, Codeghini indaga la polvere con la stessa precisione lenticolare di Gianfranco Ferroni, ma con uno scopo diverso. Come in uno dei suoi giochi, la polvere ritorna, non più lasciata depositare sulle copertine dei libri nuovi ma impressa, colta nell’attimo in cui si produce, destinata a non sparire.
Non conta la forma, soltanto la sostanza. Le stampe A4 della polvere sono volutamente scarne, imperfette. E imperfetta è la gigantografia Il dito in bocca (2006), foto volutamente sgranata, poiché scovata nel mare d’immagini del web e poi ingrandita a dismisura.

Quando il percorso si chiude, le tracce lasciate dallo spettatore, nate dall’incontro con gli oggetti e le fotografie, rimangono stratificate nell’aria e nell’ambiente. Rimane il rumorio dei bambini, indaffarati a calciare i palloni dentro lo spazio espositivo il giorno dell’inaugurazione. E rimane quel sibilo ininterrotto che si propaga dal neon e martellante s’incunea nella testa, ricordandoci che anche il suono più distratto e ininfluente – “una briciola perduta per strada” -, in silenzio, fa rumore.

articoli correlati
Codeghini da Prometeo Gallery

saul marcadent
mostra visitata il 2 febbraio 2009


dal 31 gennaio al 25 febbraio 2009
Gianluca Codeghini – Noi se
a cura di Elio Grazioli
Neon>Campobase
Via Zanardi 2/5 – 40131 Bologna
Orario: da martedì a sabato ore 11–13 e 15-19 e su appuntamento
Neon>Fdv
Via Procaccini, 4 (zona Cimitero Monumentale) – 20154 Milano
Orario: da martedì a venerdì ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0515877068 / +39 0245486367; info@neoncampobase.com / neonfdv@neoncampobase.com; www.neoncampobase.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

“Antonio Biasiucci. Arca” in mostra a Torino

Fino al prossimo 6 gennaio le Gallerie d'Italia ­– Torino presentano la mostra "Antonio Biasucci. Arca", terzo capitolo del progetto…

4 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

Artissima è stato un sogno ad occhi aperti. Ma che cosa resta al risveglio?

Cala il sipario, a Torino, sulla 31esima edizione, “The Era of Daydreaming”. Ecco che cosa hanno comprato i collezionisti, le…

3 Novembre 2024 21:10
  • Danza

È morto Gennaro Cimmino, coreografo e fondatore del Körper di Napoli

Lutto per il mondo della danza italiana: scompare prematuramente il coreografo Gennaro Cimmino, direttore artistico di Körper, centro di produzione…

3 Novembre 2024 15:48
  • Design

La storia della macchina del caffè, una storia collettiva

Al MUMAC - Museo della macchina per Caffè la storia del prodotto si intreccia a quella del design, del made…

3 Novembre 2024 13:56
  • Arte contemporanea

Rivivere, ridefinire, rimodulare: conversazione con Caroline Ricca Lee

Ad Artissima 2024, la Sala Sospesa accoglie la personale di Caroline Ricca Lee, prodotta da Fondazione OELLE: archiviazione e memoria…

3 Novembre 2024 9:34
  • Mostre

HM, HE, HA: a Vicenza una ridefinizione del soggetto pittorico

In occasione del secondo atto secondo atto della mostra HM, HE, HA - in programma fino al prossimo 11 gennaio…

3 Novembre 2024 0:02