Il sontuoso Palazzo d’Accursio
offre ai visitatori – nella sala ottagonale adiacente alla meravigliosa Sala
Farnese – un’opera inedita ed emblematica. Realizzata in ferro combusto,
piombo, rete metallica, composta da una brocca in rame, una vasca e una
struttura ghiacciante, è il compimento di quell’ossimoro utilizzato dalla
critica recente, che esprime efficacemente la poetica di Calzolari, inaugurata
nel ’65 a Bologna, ovvero del “materialismo
spiritualistico”. Da laico innamorato della materia, Calzolari dà un’anima
agli elementi fisici dalla caratteristica mutante ed è tra i primi
neo-avanguardisti a utilizzare fuoco, acqua gelata, gas, a investire di
significato l’elemento “luce”.
L’installazione al Morandi,
tuttavia, stride inevitabilmente con il contesto, spingendo a chiedersi se sia
sempre efficace il dialogo fra antico e contemporaneo o se il primo possa
distrarre,
rivela perciò più riuscita, organica e rigorosa l’esposizione in galleria, che
ben incarna il titolo evocativo della mostra, Che ne è del sogno, costituita da un gruppo di opere prodotte tra
il 1976 e il 2010.
Marie chante, come una marie
ben più nota, ha il vetro come fulcro concettuale; è una video-installazione in
cui i materiali si accompagnano al suono e all’immagine, con un alternarsi di
apparizione e sparizione che investe di pathos l’ambiente, evidenziando il
concetto di sospensione, “momento in cui si forma la riflessione dello sguardo
e dunque l’immaginario del pensiero”. La sua
tavolozza “allargata a tutti i
materiali”, come Calzolari ribadisce, la ritroviamo nei
monocromi alle pareti, ritorno alla pittura con e su materiali non
convenzionali, dove il bianco salino sostituisce quello “relativo” della
pittura, come avviene, al negativo, con il nero morbido del sale combusto e del
piombo, messi in relazione con il banale mondo degli oggetti, fra staticità e
dinamismo.
Di tutt’altra temperie la
rassegna video al Mambo: qui, attingendo agli archivi della cineteca, sono
state ricostruite memorabili azioni dei primi anni ’70, l’altra faccia
dell’esperienza di Calzolari, anticipazione dell’arte relazionale come del
teatro e della cinematografia sperimentale. Primo fra tutti, l’estenuante e
storico progetto Canto Sospeso – Amore
usura misericordia, accompagnato dalla ricostruzione del delicato work in
progress. Diversamente, divertenti per l’azione provocatoria e il gusto
dell’assurdo si rivelano le brevi chicche come Naso Patata Piano, Aeroplano,
Tutti questi animali, Il trenino, La sveglia, Pianto, Lettere di Tiziano, spesso frutto di un
paziente lavoro di recupero di fotogrammi spaiati.
Il tutto presentato al pubblico
con l’intelligente soluzione di una tripla videoproiezione simultanea, che
schiva l’effetto “monotonia” che tali cortometraggi datati potrebbero generare.
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Cardi & Co.
giusy caroppo
mostra
visitata il 27 gennaio 2011
dal 22 gennaio al 27 marzo 2011 (fino al 13 febbraio
presso il Museo Morandi)
Pierpaolo Calzolari – Che ne è del sogno
a cura di Pier Giovanni Castagnoli
MAMBo – Museo d’Arte Moderna di
Bologna
Via Don Minzoni, 14 (zona
piazza dei Martiri) – 40121 Bologna
Orario: martedì, mercoledì e venerdì ore 12-18; giovedì ore 12-22; sabato,
domenica e festivi ore 12-20
Museo Morandi – Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore, 6 – 40124 Bologna
Orario: da lunedì a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30
Galleria de’ Foscherari
Via Castiglione, 2b – 40124 Bologna
Orario: da lunedì a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0516496611; fax +39 0516496600; info@mambo-bologna.org; www.mambo-bologna.org
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