Categorie: bologna

fino al 28.III.2004 | Vittorio Pescatori – Nuovo Orientalismo | Bologna, Galleria Paolo Nanni

di - 17 Marzo 2004

L’impressione che si ha di fronte alle fotografie ritoccate a pastello di Vittorio Pescatori è quella di una sottile nostalgia. Un afflato carico di rimpianto per un Oriente sempre più prossimo alla dissoluzione della propria aurea fascinosa, ridotto dal turismo di massa ad icona mordi & fuggi, a villaggio turistico espanso che atomizza le distanze assieme al carico di mistero.
Gli scatti di Pescatori raccontano un Oriente mitizzato e reale al tempo stesso, eterogeneo nell’accorpare sogni ormai decadenti, memori dei viaggi di Arthur Rimbaud, a sguardi arguti su inaspettati particolari, piuttosto che a derive del consumismo occidentale in terra straniera.

Uno sguardo estremamente pittorico, ma mai di maniera: la serie dei Miraggi è pregna d’un romanticismo lirico ed astratto che ricorda Zoran Music, o il più vorticoso Turner; una fusione, velata quanto infuocata, tra l’orizzonte colto nell’estasi del tramonto e l’oro misto a bolo della sabbia del deserto.
I tagli delle fotografie sono ricercati ma eleganti, mai meccanici; scatti compositivamente perfetti raddolciti da atmosfere evanescenti. L’umano è spesso presente, come in Algeria, verso Toggourt, sempre solitario, anche quando è un semplice bambino (Nel giardino di Fatima a Tozeur). Meno piacevoli, ma sociologicamente più reali, sono gli scatti dedicati al sincretismo gaglioffo e di cattivo gusto tra l’Oriente e il pop-trash occidentale: Cadillac con l’immagine di Re Hussein sul cofano (Re Hussein nella valle del Giordano), l’ora della preghiera col televisore acceso (Adorazione ad Amman), un tunisino con occhiali a specchio, berretto canadese e due Coca-Cola (Americanismi al Café de l’Indépendance di Tozeur.
La mostra, che lo scorso anno è stata ospitata a Palazzo Reale a Milano, da il meglio di sé quando l’obiettivo si restringe nel più o meno grande particolare. Il soffio del deserto a Douz coglie manifesti appesi al muro di una strada, sfatti ed ingialliti dalla sabbia e dal sole. Un altro manifesto, graficamente più occidentale, è ripreso invece sulla parete di una piscina. Queste opere -come altre in cui lo sfondo piatto è diviso in piani cromatici differenti ma dallo stesso timbro (ad esempio in Ombre a Tamerza)– ricordano, seppur vagamente, i wall drawing di David Tremlett, anch’essi ambientati spesso in solitudini innaffiate dal sole.

Se il deserto, la sua sabbia e il suo calore sono l’iconografia più immediata dell’Oriente di Pescatori, l’altra faccia di questi luoghi è il Mediterraneo, ponte tra il nostro e quel mondo. Il mare nostrum viene rappresentato nella sua fisicità, come in Tramonto ad Akaba. Altrove diviene oggetto di una curiosa attenzione per il collezionismo, ad esempio delle pinne assemblate a mo’ di composizione in Nella casa del pescatore. Mentre sono protagonisti soprattutto i suo frutti: l’uva in Buonaugurio nel suk di Kebili, un melograno in Nel palmizio di Neftà, cumuli di cocomeri in Assemblaggio nel suk di Neftà.

articoli correlati
La Beirut di Gabriele Basilico
Fotografia di paesaggio italiana
David Tremlett

duccio dogheria


Vittorio Pescatori – Nuovo Orientalismo
a cura di Umberto Zampini
Galleria d’arte Paolo Nanni, via S. Stefano 14/2a
mar-ven 10.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00
ingresso gratuito
catalogo in galleria
tel. 051237652
www.galleriapaolonanni.it
galleriapaolonanni@libero.it


[exibart]


Articoli recenti

  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10
  • Bandi e concorsi

WineWise, la open call di Art Days che porta l’arte tra i vigneti della Campania

WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…

27 Luglio 2024 10:00